
Daniele De Gregori Cura
2023 - Goodfellas
Le otto tracce sono autobiografiche, in alcuni ascolti lo sono eccessivamente, escludendo l'ascoltatore che fatica a fondersi coi brani, tant'è che ogni nuovo play sembra iniziale, tuttavia il cantautore romano ricerca la collettività nella scelta della cover de Il re del mondo di Battiato, prodotta e mixata in chiave sperimentale da Agostinelli, ma il poeta siciliano si ricorda anche nel titolo che da subito viene collegato a La cura, infatti l'album di inediti concepisce la cura universalmente. Daniele De Gregori ha all'attivo numerosi riconoscimenti nei maggiori Festival Italiani (Lunezia 2019, L'artista che non c'era e Musica contro le mafie nel 2020, Premio Bertoli nel 2021 e Premio dei Premi nel 2022) parallelamente ad una lunga esperienza di live e collaborazioni, oltre al suo impegno sociale rispetto all'ecologia e alla disabilità per il quale è stato premiato al Green Music Fest 2021.
Cura è un percorso che inizia con Sempre la stessa canzone, cioè la ripetitività della vita rappresentata da immagini social strumentali nell'apparenza, nel somigliarsi e doversi riconoscere, per forza, negli altri, per poi passare a Qualcosa di me, cioè il cambiamento che coincide con le scelte, dilaniati tra auspici e rinuncia, e per giungere a Cruise Control, che rappresenta la leggerezza, ma anche il viaggio con le pause e il prendersi il tempo per assaporare il panorama; eppure tutto ciò è collegato a Il re del mondo, cioè la formazione, perché De Gregori lo collega al ricordo della quotidianità famigliare ed il riconoscere che alcune riflessioni rimarranno eterne. L'album si presenta come il classico cantautorato italiano, che fa sempre bene, con arrangiamenti pop leggeri ed estivi, che, purtroppo, non rimandano appieno al senso profondo che ha come base il “non mi posso salvare da solo”.