I Catari di Monforte a Milano<small></small>
Italiana • Canzone d`autore

Cesare Malfatti I Catari di Monforte a Milano

2022 - Riff Records/Sound To Be

08/12/2022 di Laura Bianchi

#Cesare Malfatti#Italiana#Canzone d`autore

Due generazioni a confronto, unite dalla medesima passione per la storia e le sue vicende meno note, come quella che ha visto come protagonisti i Catari di Monforte d’Alba (Cuneo), conclusasi nel 1028 con il rogo in Corso Monforte a Milano, ad opera delle truppe di Ariberto da Intimiano. Una storia di quasi un millennio fa, eppure ancora tragicamente viva, attuale, a dimostrazione che il Medioevo non è un'età oscura, di mezzo, ma ha ospitato pensieri liberi, indipendenti, che si sono opposti al fanatismo religioso, intinto in interessi politici, e che hanno proposto un ideale di vita puro, autentico (infatti Katharòs, in greco, significa proprio "puro").
Di queste due generazioni fanno parte un nonno e un nipote straordinari: Domenico Garelli, nonno di Cesare Malfatti, membro storico dei La Crus, che torna con un progetto solista ispirato all’opera “I Catari di Monforte”, il saggio scritto nel 1979 dal nonno, aggiornato in una nuova edizione, affiancata dalla musica del nipote. 

Da autentico sperimentatore, Malfatti crea, per la musica, un singolare intreccio fra elettronica, strumenti classici e voci, mentre per i testi si avvale delle collaborazioni del meglio della poesia in musica italiana, con artisti quali Giulio CasaleGianluca Massaroni, Luca LezzieroDany GreggioLuca MorinoAlessandro GrazianLuca GemmaGiuseppe RighiniAngelo SicurellaVincenzo VasiAlex Cremonesi: ne emerge un concept album coeso, affascinante, coinvolgente e per alcuni versi scomodo, poiché ci interroga nel profondo sulle ragioni del nostro credere o non credere, sulle scelte che operiamo, sulla forza del pensiero libero. 
 
Ne è un esempio efficacissimo la preghiera laica Possibilità, in cui le parole di Vasi (Se mai ci fosse occasione / di credere in niente / la coglierei) si innestano su una chitarra distorta e su una molteplicità di voci femminili, a sottolineare il dramma della mente; o anche la suggestiva Al castello del Sir, dal testo estratto da un poemetto incompiuto di Giovanni Berchet, nel quale la voce di Chiara Castello si intreccia con la chitarra classica di Filippo Corbella e con una base elettronica, che non stona affatto né con i primi due elementi, né con la storia raccontata, di un pellegrino di ritorno dalla Terrasanta, che si reca dai signori del castello di Monforte d’Alba, che però trova distrutto dalla rappresaglia di Ariberto.
 
Altri momenti intensi sono Milano la notte, forse il brano più rock di tutto il disco, che, attraverso percussioni incalzanti, rende bene l'angoscia, la disperazione, l'orrore del rogo, ma anche la determinazione, la pervicacia e la resistenza di chi non intende omologarsi: Milano la notte /sento che stai cantando / come soffia il vento / senti che non piango; o Non capirai, in cui Casale scrive versi definitivi: Da questa parte il tuo gran fuoco e là la Croce/ E la mia parte è andare in braccio a Dio in pace/ Non mi fermi, non capirai/ Non mi fermo, non capirai mai.
Ma risulta impossibile estrapolare i brani da questo racconto storico, ricco di echi originali e di riflessioni stimolanti: un saggio in musica, il cui ascolto colpisce, scuote anche le nostre coscienze, le nostre certezze e le corrobora di dubbi necessari.

Track List

  • Credo
  • Possibilita`
  • Al castello del Sir
  • Davvero non sappiamo cos`e`
  • Un Romeo in lacrime
  • Dio dov`e`
  • Milano la notte
  • Una casa
  • Altrove
  • Non capirai
  • Da Monforte persona non viene, a Monforte persona non va
  • Un&rsquo;eresia

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