
Carlo Mercadante In testa alle classifiche
2018 - Isola Tobia Label
Sorretti da un tessuto musicale ben definito, con chitarre rock in bella vista e spesso introdotti da un parlato che ricalca i luoghi comuni riguardanti il mondo della musica commerciale attuale, i brani reinterpretano un'eredità impegnativa, quella di Gaber, attualizzandola e centrando l'obiettivo di fare riflettere divertendo l'ascoltatore. Dinghidi danghidi dunghi danghi down, ad esempio, è ben più di un divertissement e di una filastrocca, ma presenta in modo disincantato la situazione di un artista che cerca di sfondare; Gli amanti di Galway esplora il territorio della canzone d'amore su richiesta (eterna tematica acchiappa- ascolti); o infine, in Attitude, risponde in modo comicamente confuso alla domanda di Caparezza Ma almeno sai cos'è l'attitude?
Discografici, uffici stampa, pubblico, amici consigliano nel disco a Mercadante di ricorrere a generi diversi, a proporsi in modo accattivante o impegnato (ma intanto, in Quid est veritas?, prende di petto la controversa vicenda della morte di Attilio Manca, presunta vittima di mafia), a affrontare cover dall'esito sorprendente, come Ma che sarà di Edoardo Bennato, trasformata in un rock tiratissimo, oppure il folk di Vitti na crozza.
Eppure, nella traccia fantasma, Mercadante svela le proprie carte, abbandona la maschera, e, dopo dieci brani in cui ha comunque dimostrato la propria versatilità, si lascia andare a suoni intimi e profondi, che rivelano un'ulteriore sfaccettatura della sua personalità. Da ascoltare, e da non dimenticare, nel grande frullatore della musica italiana.