Alice Caronna In piedi
2023 - Pioggia Rossa Dischi/BOC Music Group
#Alice Caronna#Italiana#Pop #alice caronna #in piedi ##pop #Musica italiana
In piedi come se si avvertisse la necessità di ritrovare e mantenere un equilibrio perso, con il bisogno di percepire sé stessi all’interno di un preciso spazio cosmico. Sono queste le sensazioni che si avvertono quando si ascolta In piedi, il secondo album di Alice Caronna per Pioggia Rossa Dischi/BOC Music Group in uscita il 22 settembre.
Nelle otto tracce di In piedi, Alice Caronna racconta la sua vita con i suoi momenti di confusione, paura, mancanze e felicità. È infatti già dalla traccia di apertura, la strumentale Intro, che si percepisce uno stato di confusione e di caos che si dissolve nelle canzoni successive: questo brano permette di calarsi appieno nel mood dell’album e nei sentimenti della cantante. Uno dei punti di forza di In piedi è proprio la singolare vocalità della sua interprete che, con il suo tono molto delicato e profondo, sembra quasi sussurrare le sue paure e angosce, conferendo loro anche una grande forza emotiva.
È così che, a un brano allegro e brioso come Bonheur - forse il più “leggero” di tutto il disco – ideato durante un viaggio dall’isola del Giglio a Roma, se ne contrappone uno di paura e dolore come Mostro, che ipotizza come una donna possa confrontarsi con una malattia (di qualsiasi genere) o un qualsiasi aspetto negativo della sua vita. Alice racconta che i brani In piedi, 2 ed Imperfetto parlano della stessa persona e raccontano l’amore sotto diversi aspetti.
Nella title track del disco si chiede al partner comprensione e un momento di pausa sottolineato anche dalla frase “ma non lo vedi che non sto più in piedi?”; in 2 si parla delle complicate sfumature che può assumere una storia; mentre Imperfetto racconta un amore proibito e sentimenti disfatti: musicalmente è un brano puro ed intimo, eseguito con il solo accompagnamento di un pianoforte e la voce di Alice Caronna. È questa la cifra stilistica che troviamo in tutto il disco dove le melodie sono sempre tenui ed equilibrate con i suoni puliti e cristallini, che evidenziano un pop raffinato ed elegante, dove anche l’aggiunta di altri strumenti (chitarre, batteria) non lede la stabilità sonora.
In merito al disco, la cantante ha dichiarato che “nella nostra crescita non c’è nulla di più importante di quel processo interiore che ci permette di capire cosa vogliamo, cosa rifiutiamo e di cosa abbiamo semplicemente bisogno. E per fare questo basta fermarsi e osservare. Anzi, osservarsi”. A conclusione dell’ascolto del disco, emerge una complessità di tematiche trattate e istanti vissuti, alcuni molto più forti e intensi di altri: l’album infatti, ha richiesto ben due anni di lavoro per riuscire ad elaborare al meglio le tematiche e per cercare di trovare un punto di contatto con la terra e con la realtà che permettessero ad Alice Caronna di rimanere in piedi!
Nelle otto tracce di In piedi, Alice Caronna racconta la sua vita con i suoi momenti di confusione, paura, mancanze e felicità. È infatti già dalla traccia di apertura, la strumentale Intro, che si percepisce uno stato di confusione e di caos che si dissolve nelle canzoni successive: questo brano permette di calarsi appieno nel mood dell’album e nei sentimenti della cantante. Uno dei punti di forza di In piedi è proprio la singolare vocalità della sua interprete che, con il suo tono molto delicato e profondo, sembra quasi sussurrare le sue paure e angosce, conferendo loro anche una grande forza emotiva.
È così che, a un brano allegro e brioso come Bonheur - forse il più “leggero” di tutto il disco – ideato durante un viaggio dall’isola del Giglio a Roma, se ne contrappone uno di paura e dolore come Mostro, che ipotizza come una donna possa confrontarsi con una malattia (di qualsiasi genere) o un qualsiasi aspetto negativo della sua vita. Alice racconta che i brani In piedi, 2 ed Imperfetto parlano della stessa persona e raccontano l’amore sotto diversi aspetti.
Nella title track del disco si chiede al partner comprensione e un momento di pausa sottolineato anche dalla frase “ma non lo vedi che non sto più in piedi?”; in 2 si parla delle complicate sfumature che può assumere una storia; mentre Imperfetto racconta un amore proibito e sentimenti disfatti: musicalmente è un brano puro ed intimo, eseguito con il solo accompagnamento di un pianoforte e la voce di Alice Caronna. È questa la cifra stilistica che troviamo in tutto il disco dove le melodie sono sempre tenui ed equilibrate con i suoni puliti e cristallini, che evidenziano un pop raffinato ed elegante, dove anche l’aggiunta di altri strumenti (chitarre, batteria) non lede la stabilità sonora.
In merito al disco, la cantante ha dichiarato che “nella nostra crescita non c’è nulla di più importante di quel processo interiore che ci permette di capire cosa vogliamo, cosa rifiutiamo e di cosa abbiamo semplicemente bisogno. E per fare questo basta fermarsi e osservare. Anzi, osservarsi”. A conclusione dell’ascolto del disco, emerge una complessità di tematiche trattate e istanti vissuti, alcuni molto più forti e intensi di altri: l’album infatti, ha richiesto ben due anni di lavoro per riuscire ad elaborare al meglio le tematiche e per cercare di trovare un punto di contatto con la terra e con la realtà che permettessero ad Alice Caronna di rimanere in piedi!
