About Blank About Blank
2022 - Beautiful Losers
La musica di Gabriele Dalena, musicista pugliese, ma di stanza a Milano, mostra una bellezza emozionante e suggestiva; non è un caso che il suo disco d’esordio, pubblicato da una splendida, piccola realtà, l’etichetta Beautiful Losers di Andrea Liuzza, sia accompagnato solo da lyric video, anziché essere preceduto da singoli e video. Non c’è bisogno, infatti, di immagini che distraggano, ma basta chiudere gli occhi per poter ammirare tutti i magnifici colori di queste canzoni, andando oltre l’elegante copertina in bianco e nero, un orizzonte che pure assorbe lo sguardo.
Le sonorità acustiche di questo album potrebbero affondare le loro radici nel folk e nell’Americana, ma è subito ben chiaro che spazino muovendosi tra influenze differenti, tra momenti essenziali che mettono a nudo le parole, note di organo, ritornelli densi di emozione, chitarre elettriche chirurgiche e introspettive che ricordano i National, rallentamenti accorati e intimi, trame acustiche pensose e pezzi minimali, ma anche dall’intensità preziosa, che senti arrivare dal profondo e andare dritto a segno. Il disco squaderna così atmosfere delicate e vibranti, che fanno pensare alle sonorità di Elliott Smith, o all’approccio musicale e agli arrangiamenti di Mark Kozelek/Sun Kill Moon. Anche i brani dai suoni più ricchi, in cui si ascoltano synth, o leggeri filtri applicati alla voce, abbracciano d’altronde con l’incanto di sonorità chiaroscurali e con malinconie vischiose.
Nei versi, nati da un notebook arancione come un diario dell’anima, si immortalano perdite, vuoti, bilanci difficili, sofferenze personali e attimi di disperazione, ma anche e soprattutto sentimenti e messaggi più positivi, come la fiducia che al buio non possa non seguire il ritorno del sole e la necessità di superare paure e disorientamenti, per essere ciò che si desidera, nella libertà di esprimere ciò che si sente.
Quello di About Blank è un viaggio interiore dalla bellezza che disarma, perché parte dall’esplorazione delle fragilità per invocare una rinascita. Come una nuova pagina da scrivere.
Le sonorità acustiche di questo album potrebbero affondare le loro radici nel folk e nell’Americana, ma è subito ben chiaro che spazino muovendosi tra influenze differenti, tra momenti essenziali che mettono a nudo le parole, note di organo, ritornelli densi di emozione, chitarre elettriche chirurgiche e introspettive che ricordano i National, rallentamenti accorati e intimi, trame acustiche pensose e pezzi minimali, ma anche dall’intensità preziosa, che senti arrivare dal profondo e andare dritto a segno. Il disco squaderna così atmosfere delicate e vibranti, che fanno pensare alle sonorità di Elliott Smith, o all’approccio musicale e agli arrangiamenti di Mark Kozelek/Sun Kill Moon. Anche i brani dai suoni più ricchi, in cui si ascoltano synth, o leggeri filtri applicati alla voce, abbracciano d’altronde con l’incanto di sonorità chiaroscurali e con malinconie vischiose.
Nei versi, nati da un notebook arancione come un diario dell’anima, si immortalano perdite, vuoti, bilanci difficili, sofferenze personali e attimi di disperazione, ma anche e soprattutto sentimenti e messaggi più positivi, come la fiducia che al buio non possa non seguire il ritorno del sole e la necessità di superare paure e disorientamenti, per essere ciò che si desidera, nella libertà di esprimere ciò che si sente.
Quello di About Blank è un viaggio interiore dalla bellezza che disarma, perché parte dall’esplorazione delle fragilità per invocare una rinascita. Come una nuova pagina da scrivere.
