Ilenia Romano

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Ilenia Romano Arbore femina è il nuovo singolo e video di Ilenia Romano (etno-pop)

07/07/2024 di mescalina.it

#Ilenia Romano#World#World

E' uscito il singolo (accompagnato dal videoclip) Arbore femina, il brano etno-pop in chiave elettro-acustica di Ilenia Romano, cantante sarda che esordisce come cantautrice dopo anni di studio e ricerca.

Composto e cantato in lingua logudorese, variante settentrionale del sardo propria del paese di origine per linea materna, Ittiri, nella regione storica del Coros nel Logudoro, il brano anticipa l’omonimo album (Moonlight Records/Ird) in uscita il 20 settembre: undici tracce in cui il mondo acustico e quello elettronico si fondono per abbracciare la tradizione linguistica e trovare soluzioni sonore originali. Il lavoro è stato presentato in anteprima il 5 luglio a Santa Margherita Ligure nell'ambito del Premio Bindi.

L'incontro con Christian Marras determina la realizzazione della produzione artistica, curata in maniera maniacale e fedele all'intuizione iniziale dell'autrice, coinvolgendo musicisti affermati del panorama world italiano ed internazionale: Vincenzo Zitello (archi e arpe), Marco Fadda (batterie e percussioni); lo stesso Marras suona chapman stick, synth e si occupa della programmazione, portando sulla scena musicale contemporanea una formazione originale.

I testi sono cantati in sardo, lingua insulare per eccellenza, nella variante Logudorese che si distingue per la sua spiccata fisionomia nell'insieme di varietà presenti nella regione e che si distribuiscono lungo un continuum di parlate comprensibili reciprocamente, ma praticata sempre più in condizione di diglossia, tanto che la sua essenza sembra diventata un ricordo, “la lingua dei nonni”.

Di questo vuole raccontare Arbore Femina, e lo fa a partire dall’idioma utilizzato, che le è stato tramandato per via materna, e da un simbolo universale e molto forte come l’albero, da sempre centrale nelle storie dell'umanità che raccontano l'origine della vita.

Il brano Arbore femina, di cui Ilenia Romano è autrice di musica e testo, è un racconto introspettivo che, attraverso parole dense di pensiero, vuole condividere la necessità di trovare dentro sé stessi l'amore incondizionato.

Attraverso la metafora dell'albero quale asse cosmico, conduce ad un grembo perduto che collega la dimensione sotterranea delle radici, quella terrena del tronco e quella celeste che protende verso il cielo.

Con Arbore femina l'autrice attribuisce a questo simbolo la condizione archetipica della maternità, dunque dell'Amore, e coglie la sua verticalità per innalzarsi verso ciò che è Bellezza della vita: tutte le cose che ci elevano come esseri umani e ci restituiscono meraviglia universale senza riserve, e, tra le più importanti, vi è certamente l'Arte.

Comprendere la propria identità e la propria integrità è l'obiettivo di un viaggio evolutivo, e come tale richiede tempo. Soltanto attraverso la lingua che ho appreso dalla mia nonna materna– spiega l'autrice – è stato possibile dare a questi concetti la possibilità di essere espressi materialmente nella maniera più autentica in assoluto.


IL VIDEO

Protagonista della clip, un video racconto che porta sulla scena del making of di una creazione artistica, Ilenia Romano canta e conduce all'interno di una stanza, archivio e laboratorio di pensieri, rivelando quelli più intensi, e tramite un trascendente cordone ombelicale richiama il perduto grembo originario, per poi rendersi conto che esso è sempre dentro di noi poiché siamo custodi delle storie e dei legami che ci trattengono verso le nostre radici ma anche verso l'alto, per darci possibilità di espansione così come fa un albero con tutte le sue parti.

L'albero, simbolo di creazione per eccellenza, acquisisce la condizione archetipica della maternità, dunque dell'Amore, e viene rappresentato sullo sfondo della parete, mentre lentamente si percepisce quale sia la tecnica creativa utilizzata: svelando i particolari e i personaggi dietro le quinte, ovvero coloro che prendono parte alla realizzazione dell'opera, rilancia verso un set sul set.

L'opera prende vita da sé stessa e al tempo stesso da ciò che l'ha generata: è il nuovo che subentra al passato, è il miracolo della GENERAZIONE, creazione e discendenza sono due concetti che si sovrappongono e si uniscono.


ARBORE FEMINA (testo e traduzione)

Testo e musica : Ilenia Romano

Traduzione: Ilenia Romano


Su chi deo appo innoe

apposentos

in giru 'ei s' arbore

in mesu 'ei sa domo

grogos limonese

chi 'nde naschene

sun' asìe agroso

comente a nois

non semus fattos mai

Arbore femina,

ammanniande in su entre tou

Arbore femina,

illierados totus innoe

Nados antis, nados pois

chie si faghet' s' ind' abbizat'

Arbore femina, maja

E mi fatto asìe

Femina che a tie

Donzi ispau faghete chentu corbulas

Faghet' una corbula

finz' a chent' ispaos

Deo chi so urdza ebbìa

in custos littos

bessimi, cosimi

faghemi, gai, trama 'e istamine

Arbore femina,

ammanniande in su entre tou

Arbore femina,

illierados totus innoe

Nados antis, nados pois

chie si faghet' s' ind' abbizat'

Arbore femina, maja

E mi fatto asìe

Femina che a tie

...

Faghemi, gai, trama 'e istamine

Arbore femina,

ammanniande in su entre tou

Arbore femina,

illierados totus innoe

Nados antis, nados pois

chie si faghet' s' ind' abbizat'

Arbore femina, maja

E mi fatto asìe

Arbore che a tie


TRADUZIONE

Ciò che io ho qui / stanze intorno all'albero al centro della casa / Limoni gialli che nascono da esso, sono così aspri, come noi... non siamo mai maturi / Albero femmina, crescendo nel tuo ventre. Albero femmina, partoriti tutti qui. Nati prima, nati poi. Chi cresce se ne rende conto. Albero femmina, magia... e divento, così, donna come te / Ogni spago faccia cento cestini, faccia un cestino fino a cento spaghi. / Io che sono solo un filo in questi licci, fammi uscire, cucimi, fammi diventare una coperta robusta / Albero femmina, crescendo nel tuo ventre. Albero femmina, partoriti tutti qui. Nati prima, nati poi. Chi cresce se ne rende conto. Albero femmina, magia... e divento, così, albero come te.


Biografia

Ilenia Romano è una cantautrice nata e cresciuta in Sardegna.

L'amore per la musica le viene trasmesso quasi geneticamente, ed è infatti da bambina che si innamora delle grandi voci soul, jazz e R&B grazie agli ascolti di suo padre, talentuoso cantante e batterista di una storica band del panorama musicale sardo: con questa debutta lei stessa giovanissima come vocalist, si esibisce ed incide alcuni album, tra cui Sa Missa, messa interamente scritta in lingua sarda, emergendo con la sua voce eterea nel brano Ave Maria Bella (di A.Costa e A. Strinna).

Si forma frequentando il Conservatorio L.Canepa di Sassari, numerose masterclass e stage con artisti di livello nazionale ed internazionale (Airto Moreira, Nathan Martin, Javier Girotto, Maria Pia De Vito, Cinzia Spata, Gegè Telesforo, Gianni Cazzola, Brett Mannign, Bruno Tommaso, Giovanni Falzone, Michele Rabbia, Gavino Murgia, Paolo Fresu, Michel Godard, Valerij Brainin); inoltre frequenta corsi di teatro con diversi attori (Matteo Gazzolo, Michele Monetta, Compagnia Bocheteatro Nuoro).

Ha fin da subito un approccio musicale curioso, aperto a diversi tipi di espressione, sperimentando il proprio talento e sviluppando una propria visione artistica.

Non conclude gli studi in Conservatorio: dopo una piccola crisi interiore opta per una laurea in Filosofia.

Ma sia la musica che gli studi le offrono occasioni speciali per fare ciò che in realtà più la incuriosisce: osservare tanti pezzetti di mondo.

Così, mentre si consolida come interprete e si esibisce in palchi e contesti differenti tessendo alcune collaborazioni (Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Jazz della Sardegna, Bertas, Marino De Rosas, Tazenda, Francesco Piu, Claudia Crabuzza, Mel Gaynor) viaggia per la Sardegna, per l'Italia, e sperimenta la scena estera toccando Inghilterra, Irlanda, Francia, Belgio, Olanda, Spagna, Svizzera, Portogallo, Germania, Grecia, Nord Africa, Brasile.

L'approccio è coerente con il suo desiderio di conoscere paesaggi, vite, usi e costumi differenti, e, approfittando del suo "orecchio musicale", apprende nuove lingue e soprattutto ascolta tanta, tantissima musica.

Tra i vari impegni, la mente pullula di idee, vibrazioni, suoni, profumi ed emozioni variopinti: diventa naturale scrivere musica tutta sua.

Al centro della sua attenzione ci sono le melodie, un dettaglio pop che le rimane dai Beatles: si chiede quale sia il segreto di una bella canzone, che sappia arrivare sia ai cuori semplici che a quelli acrobati e un po' filosofi.

Una sfida che in cuor suo sa di dover risolvere in sé stessa, ed è così che nascono le prime canzoni.

Dopo aver viaggiato e cantato in lingue diverse, arriva ad un punto zero, in cui le appare chiaro che tutto ciò che sente l'urgenza di esprimere può essere fatto in maniera autentica solo tramite la lingua sarda, che considera propria essendole stata tramandata dalle sue antenate di linea materna.

Il legame all'elemento territoriale è forte, ma nella scrittura si scosta dalla formula prettamente tradizionale per intraprendere uno stile che ricorda il songwriting americano, introspettivo, viscerale, sarcastico alla Joni Mitchell, Suzanne Vega, Leonard Cohen.

La bizzarra combinazione si traduce in una creatività ibrida che da vita ad un universo sonoro ricco di sfaccettature ma che confluisce in una identità particolare.

Fonte: ufficio stampa Daniela Esposito