Daniele Silvestri

live report

Daniele Silvestri Roma, Auditorium Parco della Musica - Ennio Morricone

30/12/2022 di Arianna Marsico

Concerto del 30/12/2022

#Daniele Silvestri#Italiana#Canzone d`autore

Definire concerto quasi quattro ore sul palco in cui musica immagini e storie si intrecciano è veramente riduttivo. La data finale del tour teatrale di Daniele Silvestri è un metaconcerto diviso in due atti, che inizia con il cantautore romano che racconta, seduto alla scrivania in una sorta di studio di registrazione viaggiante, come sta scrivendo un pezzo, come vorrebbe arrangiarlo, la difficoltà nel cercare le rime… insomma tutto ciò che fa parte del processo creativo. Mentre il brano prende quasi vita nel parlarne con il fido Gianluca Misiti (alle tastiere), pian piano entrano in scena gli altri collaudatissimi componenti della band: Gabriele Lazzarotti (basso), José Ramón Caraballo Armas (percussioni e tromba), Piero Monterisi (batteria), Marco Santoro (fagotto e non solo), Duilio Galioto (“tasti bianchi e neri”) e Daniele Fiaschi (chitarra). Quando sono tutti sul palco ecco che il pezzo in questione, l’inedito Scrupoli, vede pienamente luce.

Daniele ha tantissima voglia di raccontare al folto pubblico tutte le storie che ci sono dietro le sue canzoni che accompagnano le nostre vite da tanti anni. E ci svela, in questo incantevole studio ricreato sul palco, l’ossessione di ogni musicista per il metronomo, padre – padrone in studio di registrazione, con Tik tak, altro brano nuovo. Viene già voglia di ascoltarlo, questo nuovo album ancora non ultimato!

Ma il forziere delle canzoni passate è pronto a schiudersi e a mostrare tutte le sue meraviglie, a partire dalla toccante L’uomo intero, dedicata al padre. Acrobati è deliziosamente intensa, e poi ecco Precario il mondo, sempre maledettamente attuale dal 2011. Così come, per motivi diversi, lo sono Che bella faccia e soprattutto L’appello, perché sono passati trent’anni e ancora la morte di Paolo Borsellino è avvolta nel mistero. La mia casa è un abbraccio al mondo intero, a questo mondo dilaniato da guerre e muri visibili e invisibili che vogliono oscurarne la bellezza, e devo dire che tocca corde ancora più profonde del solito dopo quasi un anno di guerra in Ucraina. Una linea di amore per la vita unisce tutte le città citate con Le strade di Francia.

Il secondo atto dello spettacolo si apre con due canzoni nate grazie all’iniziativa con la quale Silvestri chiese agli ascoltatori di inviare loro delle storie. Da alcune di esse sono nate delle canzoni, anche se Daniele, aprendo il forziere delle canzoni possibili (forziere realmente presente sul palco stavolta, non metaforico) estrae pacchi e pacchi di fogli, fogli che racchiudono speranze, timori, amori e qualsiasi sentimento o racconto gli sia stato confidato.  Spiega che selezionare i brani non è stato affatto semplice, e da questi spunti ci canta di come la vendita di un divano possa tramutarsi in una lezione di onestà o come delle parole d’amore possano essere semplici ma non banali.

Il concerto è anche un’occasione per diversi omaggi. Il primo è a Lucio Dalla, con Cara. Il secondo è a Renato Vicini, l’interprete LIS che accompagnò Silvestri a Sanremo nel 2013, con A bocca chiusa.L’ultimo arriva alla fine dei bis, dopo la corrosiva Aria e l’irresistibile Salirò, ed è Testardo per l’indimenticabile Gigi Proietti.
Anche Daniele e i suoi inseparabili musicisti, oltre a tutti i tecnici ringraziati uno a uno, ci “hanno preso l’anima”, e ce l’hanno ridata piena di bellezza, calore e speranza.