Manuel Agnelli Roma, Ippodromo Capannelle

Manuel Agnelli si presenta in splendida forma vocale in questa torrida data romana. Al suo fianco troviamo Frankie e DD (Little Pieces of Marmalade), Giacomo Rossetti (Negrita) e una Beatrice Antolini in stato di grazia, che duetta con Agnelli ne Lo sposo sulla torta e lo "sfida" alle tastiere in Proci.

L'inizio è dedicato ad Ama il prossimo tuo come te stesso con Severodonetsk e Signorina mani avanti. Dopodiché con Veleno inizia una scaletta avvincente ma estratta prevalentemente dal repertorio degli Afterhours. Scelta legittima e anche comprensibilmente prevedibile, ci mancherebbe, però mi ritrovo con la stessa sensazione che avevo avuto sentendo parte del disco solista di Agnelli, quell'impressione di ascoltare gli Afterhours senza gli Afterhours che mi lascia un po' di amaro in bocca, soprattutto in brani come Male di miele. Sentimentalismi e nostalgia canaglia tutti miei? Forse sì a giudicare dalla reazione entusiasta di tutti i presenti, ad occhio e croce la maggioranza ha un’età che ha permesso loro di vedere le diverse metamorfosi della band, non sembrano appassionati dell’ultimo momento.

Ma se "le parole non contano conta la musica" concentriamoci su quest'ultima. Non si esce vivi dagli anni '80 facendo Bungee Jumping, ma si arriva a Milano con la peste, intensa e toccante.

Un altro momento intenso è l’esecuzione di New Dawn Fades dei Joy Division, dedicata a Gabriele “Cecio” Ceci (ex chitarrista dei Massimo Volume scomparso pochi giorni prima a causa di un incidente stradale), preceduta da un ricordo da parte di Manuel dei tanti momenti condivisi. Tra successi storici come Quello che non c'è,

Ballata per la mia piccola iena e Voglio una pelle splendida fanno capolino anche due chicche della produzione solista. Direttamente dalla colonna sonora di Diabolik arrivano La profondità degli abissi (per la quale Manuel si vanta divertito di aver vinto il David) e Pam pum pam che apre il secondo bis.

E già, Bye Bye Bombay non è il gran finale. Ci sono la scossa tellurica di 1.9.9.6. e la scarica di Lasciami leccare l’adrenalina. La chiusura è affidata alle onde tenebrose di Ci sono molti modi.

“Torneremo a scorrere” non sembra solo un saluto, ma anche una promessa…

Setlist

• Severodonetsk
• Signorina mani avanti
• Veleno
• Non si esce vivi dagli anni '80
• Bungee Jumping
• Milano con la peste
• Lo sposo sulla torta
• Quello che non c'è
• Ballata per la mia piccola iena
• La profondità degli abissi
• Proci
• Padania
• Guerra e pop corn
• Male di miele
• New Dawn Fades
• Ama il prossimo tuo come te stesso

Encore

• Tra mille anni mille anni fa
• Non è per sempre
• Bye Bye Bombay

Encore 2

• Pam pum pam
• Voglio una pelle splendida
• 1.9.9.6.
• Dea
• Lasciami leccare l'adrenalina
• Germi
• Ci sono molti modi