Anita Camarella & Davide Facchini

live report

Anita Camarella & Davide Facchini Cardano C. (VA) / Circolo Cooperativo al Quarto Stato

26/03/2016 di Aldo Pedron

Concerto del 26/03/2016

#Anita Camarella & Davide Facchini#Italiana#Folk Swing italiano

Nessuno è profeta in patria.

Un duo, una splendida coppia nella musica e nella vita di Busto Arsizio (Va) ampiamente snobbati da case discografiche, promoter, manager, addetti ai lavori e pubblico nel nostro paese ma conosciuti negli Stati Uniti dove godono di ampi consensi. Uno dei tempi sacri della musica americana, il Ryman Auditorium (in

2.362 posti. Un luogo ed un teatro (patria della musica country, del bluegrass e non solo) dove si esibiscono regolarmente gli artisti più importanti e le maggiori star americane, li ha visti trionfare con la sala esaurita in ogni singolo posto! Al proprio genere musicale, lo swing anni ’30 e ’40 hanno già dedicato alcuni album tra cui segnalerei senza ombra di dubbio due autentiche perle, due piccoli gioielli, 2 album. La loro prima incisione dal titolo Quei motivetti …che ci piaccion tanto! (2002) e il loro CD più recente intitolato La famiglia canterina, premiato con il LadyLake Music Indie Awards come Miglior Album del 2013 negli U.S.A.

Un duo fenomenale, eccellente, una voce ed una chitarra soltanto, eppur sembra di sentire un’intera orchestra. Il duo nasce più di 15 anni fa, nel 2000 per l’esattezza, due musicisti provenienti da mondi diversi e da estrazioni musicali differenti, lei proviene dalla musica antica (cantata senza microfono) e dal jazz, dalla musica medioevale, dal canto barocco incidendo anche con un coro di polifonia sacra rinascimentale e moderna, lui dal rock e dal blues ma allo stesso tempo studioso di chitarra classica e degli stili fingerpicking, flatpicking e con uso di accordature aperte e alternative. Li unisce una passione viscerale per la musica e la ricerca di nuove sonorità, di nuovi linguaggi musicali. Una voce ed una chitarra che si fondono perfettamente e meravigliosamente, quasi per incanto ed il loro messaggio musicale ed universale pesca sapientemente e con arguzia nello swing americano anni ’30 e ’40 ed al tempo medesimo nello swing nostrano.

Stiamo parlando di canzoni interpretate, suonate e conosciute grazie alla Orchestra di Gorni Kramer, un brillantissimo direttore d'orchestra, compositore, fisarmonicista, contrabbassista, produttore discografico, arrangiatore, autore televisivo italiano, autore di centinaia di canzoni di cui ben 1057 depositate alla Siae come Kramer Gorni e 177 come Francesco Gorni. Nel 1945 nella sua orchestra fa il suo ingresso un giovane chitarrista, tale Franco Cerri. Lo swing di quegli anni è suonato anche da un’altra celebre orchestra, quella  di Pippo Barzizza mentre tra i maggior interpreti dello swing italiano vanno segnalati sicuramente numerosi interpreti come: Natalino Otto, Ernesto Bonino, il Trio Lescano (un gruppo vocale femminile in lingua italiana, composto dal 1936 al 1943 da tre sorelle di origine ungaro-olandese), Alberto Rabagliati, Nicola Arigliano, Beniamino Gigli, Fred Buscaglione, Renato Carosone, Silvana Pampanini, Giorgio Consolini, ecc.ecc.

Anita Camarella & Davide Facchini fanno proprie le canzoni di alcuni crooner italiani del dopoguerra, esplorano  lo swing e il jive americano dei tre Louis: Louis Prima, Louis Armstrong e Louis Jordan o le meravigliose canzoni delle big band americane (anni ’30 e ’40 soprattutto) ovvero Benny Goodman, Duke Ellington, Count Basie, Glenn Miller. Quando insomma la musica la sia ascoltava per radio e dove la voce usciva gracchiata dagli apparecchi e il regime fascista era nato nello stesso periodo delle radio. Il regime fascista aveva abolito le parole e le canzoni straniere che per forza di cose venivano tradotte, spesso in un italiano buffo e maccheronico. All’epoca ma anche adesso se prendevi i pezzi americani e li traducevi avevi problemi di lingua, questione di metrica o non so cosa, ma in italiano venivano proprio male.

Anita Camarella  e Davide Facchini  propongono quindi un linguaggio musicale senza confini di genere, di ritmi, di sonorità o di stili e lo fanno in maniera del tutto vincente e convincente ma soprattutto abbracciano lo swing d’epoca, italiano ed americano anni 30’ e ’40, standard del jazz, brani inediti, strumentali o a cappella con una voce soltanto.  Una musica che affascina intere generazioni.

Nonostante siano entrambi febbricitanti e reduci da influenza, al Quarto Stato, il Circolo della cooperativa della Casa del Popolo di Cardano al Campo (Va), il duo convince con una performance davvero strabiliante. Anita canta in maniera splendida, vera protagonista assoluta grazie alla sua particolare versatilità vocale, il suo è un canto delizioso, chiaro, limpido, armonioso, limpido, forte.

Canta, presenta, racconta per filo e per segno ogni aneddoto dei vari brani, coglie ogni piccolo particolare e dettaglio e il preciso momento storico in cui sono nate le canzoni che ci fanno ascoltare. L’inflessione della voce è perfetta. Davide forte di una ampia esperienza professionale ci delizia con il suono pulito ed armonioso della sua chitarra, una Gretsch impreziosita e coadiuvata soltanto da un thumb pick (un plettro sul pollice).

Ascoltare Anita e Davide significa ricevere forti emozioni. Anita sorprende e ti spiazza con la sua voce angelica che sa creare feeling e colpisce direttamente al cuore, Davide è un maestro di fingerstyle, un virtuoso della chitarra acustica con un tocco jazzistico sopraffino. Il suo stile riflette alcuni pionieri che utilizzano le open tunings: Chet Atkins (in attività dal 1942 al 2001), Merle Travis, Don Gibson, Les Paul, Django Reinhardt e i più moderni John Fahey, Leo Kottke, Peter Lang, Stefan Grossman, William Ackerman, Michael Hedges, Tommy Emmanuel e molti altri ancora.

Anita e Davide si identificano e sono stati influenzati anche da alcuni amici, musicisti e chitarristi italiani tra cui Franco Cerri e Raf Montrasio (ex chitarrista di Renato Carosone dal 1956 e scomparso lo scorso anno all’età di 86 anni).

S’incomincia con Se fossi un milionario del 1941, un gioioso motivo cantato da Ernesto Bonino e accompagnato dall’ Orchestra Cetra diretta dal Maestro Pippo Barzizza, un disco edito dalla Cetra.

Nel 1945, gli alleati conquistano il Nord Italia e mettono la parola Fine a cinque anni di guerra e a più di venti di dittatura, a quest'ultima, nemmeno la musica è riuscita a sottrarsi, nel 1946 infatti Ernesto Bonino canta Conosci mia cugina con successo.

Conosci mia cugina è una spassosa filastrocca, la scrive Carlo Alberto Rossi, raffinato e originale compositore riminese ispirato al nuovo filone americano, coadiuvato da un testo sbarazzino e solo apparentemente scontato del grande autore Pinchi, pseudonimo di Giuseppe Perotti che si firmava anche Pinki. La canta perfettamente e senza intoppi Ernesto Bonino (nella vita è maledettamente balbuziente) con l’orchestra di Beppe Mojetta, uno swing in mi bemolle, con un impasto di fiati che porta alla mente le celebri alchimie dell'orchestra di Duke Ellington.

Il pinguino innamorato viene cantato dal Trio Lescano nel 1939 (le sorelle Alexandrina Eveline detta  Alessandra nata a Gouda,  Judik detta Giuditta nata all’Aja e Catharina Matje detta Caterinetta nata all’Aja,  Leschan di cognome e il nome Lescano è dato appunto dall'italianizzazione del cognome delle tre cantanti.

Guarda Guarda, guarda il bel Pinguino innamorato, col colletto duro e con il petto inamidato... Va passeggiando per il pack con un'aria molto chick molleggiando dolcemente il frac. Sotto al chiar di luna va a cantar la serenata, dove fa la nanna la pinguina innamorata……

Chattanooga choo choo proviene da un 78 giri di Glenn Miller & His Orchestra con Tex Beneke, Paula Kelly ed i Modernaires inciso nel 1941.

Anita e Davide ci deliziano con altri brani. Due o tre li eseguono acustici senza microfono in mezzo al pubblico che resta sbalordito tanto è la bravura dei due.

La classe degli asini del 1948 è un piccolo capolavoro: Professore per favore, mi vuol dir se è nato prima l'uovo oppure la gallina?" che figura, il professore non lo sa, è uno spassoso motivo composto da Nino Ravasini, Larici (Giacomo Mario Gili) e Nino Rastelli a tempo di swing ed il testo è a dir poco ironico, beffardo, brillante. Renzo Arbore ne farà uno dei suoi cavalli di battaglia.

E’ una delle prime canzoni che registra Franco Cerri, la canta Natalino Otto (all’anagrafe Natale Codognotto) ma durante l'incisione il cantante genovese gli chiede a tradimento: Cominciamo con l'interrogare il più intelligente. Tu Franco Cerri, sai dirmi dove si trovano i Pirenei? e il giovane chitarrista improvvisa una risposta, imitando la voce di Gilberto Govi, e risponde: I Pirenei...I Pirenei si trovano, se si cercano. Ma, se non si cercano, no! Una gang indovinata a cui seguono nel testo degli autentici tormentoni, per esempio quelli della signorina Maccabei e dell’alunno Massinelli. La canzone si chiede perché i professori hanno sempre questa aria così saccente, quando non sono in grado di risponderci su quesiti tanto semplici ed eterni come: E’ nato prima l’uovo o la gallina oppure Signorina Maccabei venga fuori, dica lei: dove sono i Pirenei? O ancora Professore, io non lo so lo dica lei! … e sentiamo Massinelli dimmi, o re degli asinelli, dove sono i Dardanelli?....

Sing, Sing (with a Swing)” è invece una canzone scritta e composta da uno showman imbattibile come  Louis Prima e da  lui registrata con la New Orleans Gang e pubblicata nel 1936 su 78 giri per la Brunswick. Venne incisa anche da Fletcher Henderson come strumentale e resa celebre soprattutto nella versione di Benny Goodman nel 1938.

Anita e Davide suonano e cantano con disinvoltura, con la calma e la sobrietà dei grandi.

La famiglia canterina che dà il titolo al loro omonimo CD la si conosce nella versione di Ernesto Bonino e del Trio Lescano del 1941.

Gran finale con In the mood arrangiata nel 1939 da Joe Garland, sassofonista di Louis Armstrong, uno swing dal ritmo accelerato, un pezzo jazz assai ballabile che è entrato nel 1983 nella Grammy Hall of Fame grazie alla celeberrima cover di Glenn Miller e la sua orchestra e che venne anche intrepretata nel nostro paese nel 1968 da Mina.

Torpedo Blu  ( …..vengo  a prenderti stasera con la mia Torpedo blu, suono il claxon  e scendi giù…..) è un brano inciso da Giorgio Gaber nel 1968 per l’etichetta discografica Vedette ed il testo fu scritto da Leo  Chiosso, noto paroliere che era solito scrivere le liriche delle canzoni di Fred Buscaglione.

Anita chiede la collaborazione di un pubblico divertito, tutti in coro dobbiamo suonare il clacson e fare perciò….podi podi….

Magnifica serata.

Foto di: Marco Facchini

 

TRACK LIST

Se fossi milionario  ( del 1941)

Conosci mia cugina  ( del 1946)

Il pinguino innamorato  ( del 1945)

Chattanooga choo choo  ( del 1941)

Il giovanotto matto  (del 1945)

Mamma voglio anch’io la fidanzata  (del 1942, lanciata dall’esordiente Nella Colombo con il titolo Mamma mi ci vuole il fidanzato, fu ripresa in versione maschile e portata al successo più tardi da Natalino Otto con tutta la sua carica piena di swing e ironia.

Oh, lady be good  (per solo voce e ukulele acustico ed eseguita in mezzo al pubblico).  Un brano del 1924 scritto da George e Ira Gershwin.  Presentata da Walter Catlett nel Musical di Broadway Lady, Be Good!  scritto da Guy Bolton, Fred Thompson e  The Gershwin Brothers con  Fred  e Adele Astaire.  Un motivo che nel 1947 è diventato assai celebre, un hit soprattutto nella versione di Ella Fitzgerald che viene qui ricordata per il suo assolo di scat.

Cheek to cheek  (strumentale)

Scritto da Irving Berlin nel 1935 per il film Top Hat con Fred Astaire e Ginger Rogers. L’hanno incisa anche Louis Armstrong e Ella Fitzgerald, Jula De Palma, Tony Bennett, Frank Sinatra, ecc. ecc.

A 15 anni + Baciami piccina   (medley di due brani)

Sing, sing, sing + It don’t mean a thing  (medley di due brani)

La classe degli asini   (del 1948)

I can’t give you anything but love,baby  (versione acustica)

Uno standard del jazz, una canzone popolare, musica composta da Jimmy McHugh e le parole da Dorothy Fields. L’hanno incisa ed interpretata tra gli altri anche Louis Armstrong, Glenn Miller, Doris Day, Ella Fitzgerald, Judy Garland, Benny Goodman e la sua orchestra, Duke Ellington e la sua orchestra, Oscar Peterson, i Mills Brothers, Bob Wills and his Texas Playboys, ecc. ecc. Soltanto tra il 1890 e il 1954 si contano almeno 100 versioni ufficiali.

La famiglia canterina  ( del 1941)

In the mood   ( del 1939)

Torpedo blu  ( del 1968)