Emma Tricca

live report

Emma Tricca Milano / Germi

24/04/2024 di Laura Bianchi

Concerto del 24/04/2024

#Emma Tricca#Americana#Songwriting

È la vigilia della Festa della Liberazione, mentre un po' ovunque si diffondono germi di divisione, odio, intolleranza, censura. Ma, in una strada di Milano, c'è un posto dove si diffondono altri germi: di unione, solidarietà, libertà. Manuel Agnelli lo ha sognato, voluto, creato, e l'ha chiamato Germi - Luogo di contaminazioni.

Stasera, in questo luogo speciale, suona una cantautrice speciale, una profetessa non in patria, ma che sta conquistando uno stuolo di appassionati anche tra i propri connazionali, lei, che a vent'anni si trasferì a Londra, seguendo il consiglio nientedimeno che di Odetta: è Emma Tricca, di passaggio in Italia, per presentare l'ultimo, splendido disco, Aspirin Sun. 

Germi non potrebbe essere più popolato, stasera: segno che in moltissimi abbiamo bisogno di contaminazioni positive, di respirare un clima di cultura, resistenza, musica ed emozioni. Proprio quelle che ci regala Tricca, non appena imbraccia la sua Martin e attacca con una pioggia di note, scaturite dalle sue dita che conoscono il fingerpicking a menadito, dopo decenni di studi e di live con artisti eccelsi.

Coming into Los Angeles è la prima di una piccola serie di splendide cover, che dimostrano come quella che abbiamo di fronte non sia solo un'autrice sopraffina e una chitarrista raffinata, ma anche che sappia impadronirsi di grandi classici e farli propri con uno stile naturale. Così, possiamo gustarci un De Gregori di annata, con Cercando un altro Egitto,




una Joni Mitchell intensa come mai, con Woodstock, a cui segue - in un uno-due da knock out -  una perla di Crosby, Stills, Nash & Young, 4 + 20, accolta con autentiche ovazioni da un pubblico attentissimo, silenzioso, concentrato, come purtroppo raramente accade, ormai.

Ma la cantautrice desidera aprirci anche il proprio mondo, e lo fa con classe, dolcezza, umiltà, ma anche decisione; ed ecco quindi brani dai primi album, la struggente Paris Rain, la dolcissima Cobblestone Street, fino ad arrivare all'ultimo, celebratissimo, inciso con Steve Shelley, Jason Victor e Pete Galub. Su disco le sonorità si arricchiscono di tinte psichedeliche, e sembrerebbe un azzardo riproporle in acustico e in solitaria. Invece, l'artista sa come trattare le proprie creature, e quindi Devotion, Rubens' House e King Blixa brillano di luce propria, grazie anche a una voce sempre espressiva e duttile.

Le sorprese non finiscono qui: richiamata a gran voce per un bis, Tricca, staccata l'amplificazione e scesa dal palco, sfodera una 500 Miles, tributo al folk americano, chiamando con lei anche il padrone di casa - e che casa!-, Manuel Agnelli, e invitando lui e tutti noi a cantare in coro, per un momento di autentico stupore e reale condivisione:



Torna presto, Emma: di questi tempi, c'è bisogno di emozioni delicate, ma resistenti. E grazie.

 

SETLIST

Coming into L.A. (Arlo Guthrie cover)
Paris Rain
Long Letter
Cobblestone Street

Cercando un altro Egitto (F.De Gregori cover)

Sunday Reverie

Woodstock (Joni Mitchell cover)
4+20 (CSNY cover)
November at My Door
King Blixa
Rubens' House
Devotion

500 Miles (Hedy West cover)