
live report
Davide Van De Sfroos Alcatraz - Milano
Concerto del 21/04/2016
La prima esibizione in programma è quella di Luigi “Grechi” De Gregori che si presenta sul palco come un vero menestrello, barba lunga e bianca e la chitarra acustica tra le mani. Grechi è cantautore e autore di tantissime canzoni tra cui Il bandito e Il campione con cui ha aperto i quindici minuti del suo live.
Finito l'opening act sale l'attesa per la star della serata, Davide Van De Sfroos. Lui e gli Shiver fanno il loro ingresso sul palco accompagnati da cori da stadio e tanto è l'entusiasmo del pubblico che la band fa fatica a partire con i primi pezzi. Quella di Van De Sfroos è una platea composta da super affezionati e da un fan club sfegatato. Queste persone sono legate a doppia mandata al cantante perchè lui, cose che caratterizza pochi altri artisti, ne conosce i nomi e ne sa le storie tanto da aprire il concerto con alcune dediche.
Ma il Folk CooperaTour in realtà è un live perfetto per tutte le orecchie sia per quelle degli aficionados sia per quelle dei neofiti. Infatti dopo svariati premi Tenco, dopo aver suonato da Madrid a Bruxelles passando per Berlino e New Orleans e dopo sette album in studio, Van De Sfroos ha deciso di concentrarsi su “dove tutto è partito” in un viaggio che ripercorre una dopo l'altra le canzoni più famose e conosciute della sua carriera.
Protagonisti di questo percorso sono anche gli Shiver giovane band di Lecco, composta da Lorenzo Bonfanti (chitarra, percussioni, voce), Stefano Bigoni (piano, lap-steel, tromba, voce), Andrea Verga (banjo, chitarre, mandolino, voce), Stefano Fumagalli (contrabbasso) e Luca Redaelli (violino). Tanto di cappello a questi ragazzi che hanno affrontato un pubblico forte ed hanno suonato con la professionalità di un gruppo di musicisti navigati, nonostante l'emozione di ritrovarsi a dividere la scena con il loro idolo.
Van De Sfroos scandisce il tempo delle sue canzoni con una serie di battute divertentissime e il concerto scorre liscio e frenetico. Una dopo l'altra si susseguono le storie di gente comune, di eroi e di super eroi che ha narrato negli anni: “Per me folk è libertà di raccontare una terra, un popolo, un linguaggio vivendo il proprio tempo ma senza demonizzare il passato”.
E così in scaletta troviamo: Pulenta e galena fregia “una canzone che puo fare tutto ma che sicuramente non troverete a Master Chef”; Il magico abitacolo de La Machina del Ziu Toni “L’era un viagg immaginari, senza marce senza fari, cui BlackSabbath e la loena, cura ‘l tecc de la casena, sigarett e muculòtt e adesivi in soel cruscot, Sant’Antoni e i Rolling Stones Padre Pio cunt i Ramones”; La divertentissima Il Figlio di Guglielmo Tell, canzone che “per tanto così non è diventata una black ballad”; El Diavul che “g'ha la facia de pan poss, però sbaglia mai”.
La Ballata del Cimino e quella del Genesio continuano il viaggio fino a Pica!. Nel mezzo un pezzo degli Shiver, Cavallo pazzo in cui Van De Sfroos si dedica ai cori e al didgeridoo.
Per il gran finale Luigi Grechi De Gregori ricompare sul palco per suonare nuovamente, insieme a tutti i musicisti Il bandito e Il campione . Yanez e La Curiera concludono il tutto.
Per un ora e mezza il pubblico è in delirio tutti cantano e tutti ballano e tra la massa si vedono roteare anche delle stampelle. Il ritmo del live è stato incalzante e sostenuto fino alla fine, un atmosfera divertente ed euforica per musicisti e pubblico.
Nonostante il dialetto laghee sia una lingua a se stante che fuori da alcune città è praticamente incomprensibile, Van De Sfroos ne ha fatto il suo marchio di fabbrica. E con questa lingua è riuscito a sconfinare portando nel mondo la forza della tradizione e la forza della sua musica, un mix di folk/agrirock che coinvolge chiunque.
PROSSIME DATE DEL TOUR:
6 maggio al Teatro Cenacolo Francescano di Lecco
12 maggio al Centro Sportivo di Maleo
21 maggio al Pala Levico di Levico Terme
27 maggio a Lo Spirito del Pianeta di Chiuduno
29 maggio a I Laghetti La Coccinella di Colorina