live report
Daniele Tenca Band Milano / Spazio Teatro 89
Concerto del 11/03/2023
È grande l'attesa, allo Spazio Teatro 89 di Milano, per la presentazione di Just a Dream, il nuovo lavoro di Daniele Tenca, accompagnato da una band composta da Pablo Leoni alla batteria, Andrea Vismara al basso, Heggy Vezzano alle chitarre, Damiano Della Torre alle tastiere, a cui si aggiungerà il Chicagoen Harry Hmura, nell'opening act interprete di tre brani chitarra e voce, con frequenti improvvisazioni virtuosistiche e lunghi inserti strumentali.
Tenca, cappello a tesa larga e visibilmente emozionato, inizia il suo concerto con una domanda precisa: What If he was your son? E subito dopo sembra rispondere alla domanda con Big Daddy, dedicata a quel Papi che ha dato inizio a una stagione di arroganza e perdita di empatia, che perdura ancora oggi.
C'è un forte filo logico che collega tutti i dischi del bluesman, e, se il brano di apertura è tratto dall'ultimo disco, il secondo invece ha dieci anni. Ma il blues resta intatto, con tutta la sua energia e rabbia.
La band gira a mille, tra la fluida chitarra di Vezzano, il ritmo implacabile del basso di Vismara e della batteria di Leoni, mentre Della Torre ricama con eleganza note su un Hammond preciso e vibrante (splendido l'assolo su Just a dream). Il dialogo fra chitarra e tastiere si fa sempre più serrato, man mano che il concerto prende forma, intersecando pezzi nuovissimi e altri del passato, in una coerenza che conferma la consistenza dell'ispirazione tutta blues di Tenca, con derivazioni funky, come nell'esaltante incrocio fra tastiere e chitarra in Dreamkiller, o nella torrenziale Default Boogie. In molte occasioni Tenca sembra farsi da parte per lasciare spazio, non solo musicalmente, agli altri membri della band, creando una bella sensazione di divertimento e di amicizia.
L'anima di Tenca si scopre nella dedica al padre scomparso, My smiling man, ma anche nella personale cover di This land, eseguite da solo sul palco, mentre il finale, che vede tornare in scena insieme alla band anche Hmura, è una lunga jam session che dimostra la grande versatilità di tutti i musicisti.
Dopo una sosta live, obbligata dalle condizioni di questi ultimi anni, Tenca e la band sono ulteriormente maturati, soprattutto nell'uso della voce e dell'energia sviluppata insieme sul palco: merce rara, di questi tempi. Un live da non perdere.
(FOTO DI Laura Bianchi)
SETLIST
If he was your son?
Big daddy
Just a dream
I can't breathe
Scars in Sight
Love is the only Law
Dreamkiller
No More time left
Solo Tenca:
My smiling man
This Land (Gary Clark jr. cover)
Con la Band:
He's working
Default Boogie
Pretty Mama
Cellphone Ringtone Blues
Tenca, cappello a tesa larga e visibilmente emozionato, inizia il suo concerto con una domanda precisa: What If he was your son? E subito dopo sembra rispondere alla domanda con Big Daddy, dedicata a quel Papi che ha dato inizio a una stagione di arroganza e perdita di empatia, che perdura ancora oggi.
C'è un forte filo logico che collega tutti i dischi del bluesman, e, se il brano di apertura è tratto dall'ultimo disco, il secondo invece ha dieci anni. Ma il blues resta intatto, con tutta la sua energia e rabbia.
La band gira a mille, tra la fluida chitarra di Vezzano, il ritmo implacabile del basso di Vismara e della batteria di Leoni, mentre Della Torre ricama con eleganza note su un Hammond preciso e vibrante (splendido l'assolo su Just a dream). Il dialogo fra chitarra e tastiere si fa sempre più serrato, man mano che il concerto prende forma, intersecando pezzi nuovissimi e altri del passato, in una coerenza che conferma la consistenza dell'ispirazione tutta blues di Tenca, con derivazioni funky, come nell'esaltante incrocio fra tastiere e chitarra in Dreamkiller, o nella torrenziale Default Boogie. In molte occasioni Tenca sembra farsi da parte per lasciare spazio, non solo musicalmente, agli altri membri della band, creando una bella sensazione di divertimento e di amicizia.
L'anima di Tenca si scopre nella dedica al padre scomparso, My smiling man, ma anche nella personale cover di This land, eseguite da solo sul palco, mentre il finale, che vede tornare in scena insieme alla band anche Hmura, è una lunga jam session che dimostra la grande versatilità di tutti i musicisti.
Dopo una sosta live, obbligata dalle condizioni di questi ultimi anni, Tenca e la band sono ulteriormente maturati, soprattutto nell'uso della voce e dell'energia sviluppata insieme sul palco: merce rara, di questi tempi. Un live da non perdere.
(FOTO DI Laura Bianchi)
SETLIST
If he was your son?
Big daddy
Just a dream
I can't breathe
Scars in Sight
Love is the only Law
Dreamkiller
No More time left
Solo Tenca:
My smiling man
This Land (Gary Clark jr. cover)
Con la Band:
He's working
Default Boogie
Pretty Mama
Cellphone Ringtone Blues
