live report
Nada Roma, Monk
Concerto del 09/11/2022
Nada arriva sul palco, felicissima di esibirsi dal vivo dopo tanto tempo a Roma, sua città adottiva per un certo periodo. È radiosa: lo si vede da un volto raggiante appena accarezzato dal tempo, ma che vive e sorride. Lo si vede dall’affetto con cui si relaziona ai giovani musicisti che l'accompagnano. Saranno Andrea Mucciarelli (chitarra), Francesco Chimenti (basso), Franco Pratesi (tastiere) e Luca Cherubini Celli (batteria) a prendersi gli applausi finali del pubblico, dopo Ma che freddo fa e Amore disperato quasi punkeggianti.
Perché Nada, incantevole e serena, non ha bisogno di atteggiarsi da star. Scherza sul fatto di essere felice e quindi di inventarsi tutti i tormenti che meravigliosamente descrive nelle sue canzoni. Eppure è proprio quell'atteggiamento zen ed empatico assieme che rende brani come Chi non ha (proprio in giorni di sbarchi selettivi) e Tu non mi chiedi mai di me dolenti, autentici, immensi. Nada volteggia, placida e serena, sulle note di In mezzo al mare, Viaggio leggero e Banane city. Sembra un incrocio tra una farfalla e il teatro Kabuki, come se si muovesse in assenza di gravità.
La voce della cantautrice sa regalare dolcezza, ma anche farsi sferzante. Dove sono i tuoi occhi è una pioggia scrosciante di emozioni, di dolore, quel “non ci sono più, non ci sono più” trafigge il cuore. La vocalità è ben sorretta da una band affiatata e appassionata, che sa supportarla senza coprirla. Nada emerge in tutta la sua modernità, tanto che affidare il finale ai due già citati classici Ma che freddo fa e Amore disperato quasi non servirebbe: si potrebbe continuare a tirare fuori altro dal suo straordinario repertorio. Quel repertorio che ha portato stasera al Monk, in una gradita “coda” della Biennale Marte Live di #ALTRNTV, generazioni diverse.
Età distanti, ma unite dall’amore per la musica di Nada, per quell’insieme di forza ed empatia, quel sorridere al mondo senza dimenticarne il pianto.
Setlist
Cry
In mezzo al mare
Viaggio leggero
Banane city
Chi non ha
Disgregata
Guardami negli occhi
Luna in piena
Correre
Oscurità
Chiedimi quello che vuoi
Senza un perché
Dove sono i tuoi occhi
Noi resteremo uniti
Bis
Io ci sono
Tu non mi chiedi mai dime
Ma che freddo fa
Amore disperato
Foto Daniele Di Mauro
Perché Nada, incantevole e serena, non ha bisogno di atteggiarsi da star. Scherza sul fatto di essere felice e quindi di inventarsi tutti i tormenti che meravigliosamente descrive nelle sue canzoni. Eppure è proprio quell'atteggiamento zen ed empatico assieme che rende brani come Chi non ha (proprio in giorni di sbarchi selettivi) e Tu non mi chiedi mai di me dolenti, autentici, immensi. Nada volteggia, placida e serena, sulle note di In mezzo al mare, Viaggio leggero e Banane city. Sembra un incrocio tra una farfalla e il teatro Kabuki, come se si muovesse in assenza di gravità.
La voce della cantautrice sa regalare dolcezza, ma anche farsi sferzante. Dove sono i tuoi occhi è una pioggia scrosciante di emozioni, di dolore, quel “non ci sono più, non ci sono più” trafigge il cuore. La vocalità è ben sorretta da una band affiatata e appassionata, che sa supportarla senza coprirla. Nada emerge in tutta la sua modernità, tanto che affidare il finale ai due già citati classici Ma che freddo fa e Amore disperato quasi non servirebbe: si potrebbe continuare a tirare fuori altro dal suo straordinario repertorio. Quel repertorio che ha portato stasera al Monk, in una gradita “coda” della Biennale Marte Live di #ALTRNTV, generazioni diverse.
Età distanti, ma unite dall’amore per la musica di Nada, per quell’insieme di forza ed empatia, quel sorridere al mondo senza dimenticarne il pianto.
Setlist
Cry
In mezzo al mare
Viaggio leggero
Banane city
Chi non ha
Disgregata
Guardami negli occhi
Luna in piena
Correre
Oscurità
Chiedimi quello che vuoi
Senza un perché
Dove sono i tuoi occhi
Noi resteremo uniti
Bis
Io ci sono
Tu non mi chiedi mai dime
Ma che freddo fa
Amore disperato
Foto Daniele Di Mauro
