James Maddock

live report

James Maddock Clavesana (CN) / Surie

08/07/2013 di Roberto Contini

Concerto del 08/07/2013

#James Maddock#Americana#Songwriting



James Maddock ha inaugurato lunedì 8 luglio l’edizione estiva del Crete Senesi Random Rock Festival (www.cretesenesirockfestival.it), la rassegna musicale no profit nata per portare musicisti “di nicchia” in luoghi “di nicchia”, con un concerto all’ex scuola elementare delle Surie nel comune di Clavesana(Cn). Questa rassegna musicale è approdata nelle Langhe grazie all’impegno di Clavesana, “casa” per antonomasia del Dolcetto  (www.inclavesana.it). Il Direttore Generale di Clavesana Anna Bracco e Stefano Tesi, una delle anime di Crete Senesi Random Rock Festival, hanno lanciato già nel gennaio scorso una serie di eventi musicali per abbinare il Dolcetto delle Langhe ad artisti che avessero il medesimo, profondo senso delle “radici”. In gennaio nella cornice della Chiesa delle Surie con il placet del Vescovo e del Parroco Don Armando si erano esibiti con notevole successo personaggi di grande spessore artistico come Willie Nile e Jason McNiff . In sede di presentazione alla stampa di questa edizione estiva, ri-denominata giustamente Rock & The Wine, il presidente di Clavesana, Giovanni Bracco ha sottolineato  che l’idea di sposare il Clavesana Dogliani docg 2012, di recente premiato con la medaglia d’oro dalla prestigiosa rivista britannica Decanter, ha lo scopo di suggerire sempre modi nuovi di esaltare le qualità della terra di Langhe e dei suoi prodotti, nonché per trovare abbinamenti stimolanti per vini come i nostri, che hanno nell’autenticità e nella spontaneità una delle loro maggiori cifre espressive. Azzeccatissima la scelta di Stefano Tesi di portare nelle Langhe uno dei più interessanti singer songwriter dell’area di New York (malgrado i natali britannici!), un artista con A maiuscola capace di affascinare il pubblico con la poesia dei  testi delle sue canzoni e con il raffinato sound della sua musica.

Il concerto di James Maddock è stato sicuramente un successo grazie alle grandi qualità dell’artista e della sua band, un gruppo di professionisti di grande spessore che il pubblico ha saputo sicuramente apprezzare. Ugualmente un successo è stato  l’abbinamento della cena a base di carne della ‘Granda’ accompagnata dal  Clavesana Dogliani docg 2012, un Dolcetto di 13,5°, dotato di un  delicato equilibrio e sapidità, che tutti i presenti hanno apprezzato moltissimo. Personalmente ho rischiato qualche punto della patente per gustarlo appieno e devo dire che ne è valsa  veramente la pena!

Le qualità artistiche di James Maddock sono ben note almeno dal 2009, anno della pubblicazione del bellissimo Sunrise On Avenue C, ma la sua carriera inizia già alla fine degli anni ’90 quando era leader il leader della band Wood con cui nel 2000 aveva realizzato l’album Songs from Stamford Hill che gli permise di firmare un contratto con la Columbia Records.  Il singolo del disco, Stay You, entra in classifica e viene incluso nella colonna sonora della fortunata serie televisiva Dawson’s Creek..

Dopo questa doverosa introduzione veniamo al concerto: James Maddock ha catturato sin dall’inizio l’attenzione e le simpatie del pubblico con la poesia delle sue canzoni e il suo modo di porsi naturale e carismatico al tempo stesso. Buona parte delle canzoni presentate alle Surie provenivano dal nuovo album Another Life che uscirà ufficialmente alla fine di questo mese, ma di cui si sono potuti già ascoltare molti brani su  Youtube in versione live. Ed è proprio Another Life ad aprire il concerto, un bel pezzo di atmosfera arricchito dalla slide di Ryan Scott. Dal nuovo album arrivano anche, la bellissima Arizona Girl, Better On My Own, What I Have Done e una suggestiva  I’ve Been There Too. Non mancano classici del suo repertorio come Wake Up And Dream, Fragile, Step Into The Water, Chance, Stars Align, Mr Universe e Dumbed Down . Molto  bella la versione acustica di My Old Neighborood, pezzo uscito come singolo nel 2012.  James Maddock si è confermato ancora una volta personaggio carismatico dotato di una voce calda e penetrante, un’artista vero, non costruito in sala d’incisione e che dal vivo ha dato il meglio di sé, egregiamente spalleggiato da una band composta da grandi professionisti : Oli Rockberger (piano/Keyboard), Ryan Scott(Lead Guitar), Aaron Comess (Drums) Richard Hammond (Bass). Un sound compatto senza sbavature come non è tanto facile ascoltare Una serata magica per la musica, per il vino e anche per tutti quei lampi che si potevano vedere in lontananza e che la bontà di Giove Pluvio ha voluto tenere lontani dalla collina delle Surie,. Rimane il solo rammarico di non aver potuto ascoltare la bellissima Sunrise On Avenue C, ma sarà per un’altra volta.