Ardecore

live report

Ardecore Roma, RCCB - Init

08/06/2022 di Arianna Marsico

Concerto del 08/06/2022

#Ardecore#Italiana#Folk

Ardecore è il progetto di rilettura  di musica popolare romana portato avanti da Giampaolo Felici. A ben sette anni di distanza da Vecchia Roma torna con 996 – Le canzoni di G. G. Belli – vol.1, avvalendosi stavolta della collaborazione  di Adriano Viterbini (I Hate My Village, Bud Spencer Blues Explosion) Jacopo Battaglia (Zu, Bloody Beetroots), Giulio Ragno Favero (Teatro Degli Orrori), Massimo Pupillo (Zu), Geoff Farina (Karate), Ludovica Valori (Nuove Tribù Zulu), Gianluca Ferrante (Kore), Marco Di Gasbarro (Squartet). Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) prende invece parte ai brani Er cimiterio de la morte e Campa e llassa campà.La formazione di Ardecore è sempre in fieri, entità viva come la lingua e forse ancora di più il dialetto. 

Il release party di questa sera è l'occasione per presentare il disco, che dà una nuova veste ai sonetti del poeta romano. Ma forse a suggellare la "romanità" non è  solo la fonte di ispirazione dei brani di tutto il repertorio Ardecore. È quella noncuranza sorniona e ironica con cui Giampaolo presenta ogni canzone tra un'accordatura e un'altra. È quel riuscire a scherzare su tutto,  d'altro canto Roma è la città delle Pasquinate, le satire sui potenti appese alla statua di Pasquino che non guardavano in faccia nessuno.

Si comincia con il brano di apertura dell’album, Campo Vaccino. Emerge una Roma che ormai si trova solo nelle incisioni, un po’ oscura, con le sue ombre sottolineate anche dal trombone . Er decoro ha striature elettriche che danno un effetot surreale a un brano dal sapore antico. Er confortatore riporta a un tempo remoto e cupo, quello dell'Inquisizione. Se non le conoscete approfondite le storie di Mastro Titta, l’ultimo boia di Roma, e della Confraternita di San Giovanni Decollato, che prendeva in carico la cura dei condannati a morte dal famigerato tribunale. L’arribartato sa quasi di pizzica. In alcuni tratti della serata si scorgono anche tratti di musica popolare sarda. Perché in fondo il sentire della musica popolare non conosce confini regionali o nazionali.

Tuttavia la serata non è destinata solo alla presentazione dell’ultima fatica discografica. Tanto che alla fine tutta la band scende dal palco, e senza nemmeno presentarlo o altre formalità, canta un brano ignoto ai presenti solo con il piano, coinvolgendo comunque tutto il pubblico. 

La cosa più bella della serata, oltre alla musica, è quella sensazione di calore, di un qualcosa donato con il cuore, che ti accompagna fino a casa e non se ne va più.

CONTATTI

Etichetta: La Tempesta dischi

Distribuzione: Believe Italia

Booking: Pentagon

Ufficio stampa e promozione: Big Time