
live report
Davide Van De Sfroos Como / Teatro Sociale
Concerto del 07/04/2013
IMPASTA IL TEMPO, E INTANTO CANTA: DAVIDE VAN DE SFROOS AL SOCIALE DI COMO
Teritoritur è il nome del nuovo progetto multimediale dell’eclettico cantautore lariano Davide Van De Sfroos, che, in tempi di iperconnessione e di velocità, ha deciso di ribaltare la prospettiva, usando i mezzi dei social network e le infinite potenzialità della rete per proporre una serie di istantanee dal lago di Como, brevi clip che illustrano angoli del territorio e la loro relazione con la sensibilità dell’artista (da qui il gioco di parole presente nel titolo dell’ultimo tour).
Ma Teritoritour è anche l’occasione, per Davide, di presentarsi in teatro con uno spettacolo giocato sul filo delle emozioni non solo musicali; l’ispirazione è quella del teatro canzone, con un’idea precisa che leghi i brani, con un’interazione molto forte fra parola cantata e recitata, fra questa e fotografie – scattate dallo stesso Davide -, e fra foto e video, proiettati su uno schermo che fa non solo da fondale decorativo, ma anche da elemento catalizzatore del percorso che si svolge sul palco.
Un percorso che ha avuto la sua prima tappa domenica 7 aprile, nel prestigioso Teatro Sociale di Como, in cui la musica laghèe ha ricevuto la sua prima consacrazione, ormai più di dieci anni fa. E Como ha accolto con un sold out, ma soprattutto con entusiasmo, la nuova idea del suo cantore più famoso, seguendo in totale empatia le sue sollecitazioni, musicali, visive e poetiche.
Un palcoscenico occupato da segni del mondo di Van De Sfroos: valigie sospese, finestre illuminate, pezzi di tronco intagliato, bricolle (il carico dei contrabbandieri), e il Libro di Palankuatt, il luogo sospeso fra realtà e sogno, in cui l’alter ego di Davide raccoglie riflessioni, poemi in prosa, disegni, impressioni, che stavolta non tiene per sé, ma rimanda alla platea, fiducioso che questa possa capirne almeno in parte la profondità.
Fin dalle prime battute ci si rende conto della peculiarità teatrale dello spettacolo: la voce di Jannacci nel buio (“Non ce l’ho la biro…”) sembra guidare i passi di Davide, che rende omaggio al maestro scomparso recentemente con la sua versione di Lettera da lontano, presentata da lui qualche anno prima al Premio Tenco con Baccini; segue una traduzione della celeberrima This land is your land, che introduce il tema del rapporto fra l’uomo e il suo territorio, non gelosamente custodito, ma generosamente offerto a chi lo sappia apprezzare, e soprattutto considerato come una piccola parte del grande territorio comune, il mondo.
Non siamo in un palazzetto o in uno stadio, sembra suggerire Davide; in un teatro ci deve essere spazio per il racconto parlato, per intermezzi riflessivi o cabarettistici, per i fuori programma nella penombra, per lasciare spazio a un poeta in carne ed ossa (Vito Trombetta) e alle poesie sue e di Giuliano Beretta, mentre non sembrano trovare ancora posto i contributi degli appassionati, che erano stati invitati a inviare riflessioni, foto o video; il tour può perciò riservare altre sorprese.
La band storica segue da par suo il viaggio di Van De Sfroos nei diversi territori musicali, e contamina rock con blues, ballate con citazioni da altri autori (da De André – Il pescatore – ai Ramones – Hey ho let’s go, il motivo su cui balla Nona Lucia), con una sintonia ormai collaudata, a cui sembra faticare, per ora, ad adeguarsi la nuova corista Leslie Abbadini, ventisettenne bergamasca con madre capoverdiana, chiamata da poco a sostituire Roberta Carrieri (ma le doti vocali e la spigliatezza sul palco fanno ben sperare per le prossime date).
Quasi tre ore di spettacolo sono un evento raro nello scenario musicale italiano; la ricchezza delle proposte e l’entusiasmo con cui sono presentate e accolte impediscono cedimenti nel ritmo, grazie anche all’abilità di affabulatore di Davide, autentico sciamano della memoria, che sa cogliere ogni suggestione e farla propria (come la presenza di una traduttrice per non udenti, che, sul palco con lui, ha interpretato un’emozionante Ninna nanna del contrabbandiere, per promuovere Sensinmusica, un evento sui linguaggi in musica a Rancate il prossimo 18 maggio). Prossime date in Lombardia, fino alla conclusione a Milano (6 e 7 maggio).
Foto di: Laura Bianchi
SETLIST
Lettera da lontano
This land is your land
Polenta e galena fregia
La machina del ziu Toni
Il costruttore di motoscafi
La cà del suu che nass (House of the rising sun)
Akuaduulza
La balata del Cimino
Ventanas
Ninnananna del contrabbandiere
Breva e Tivàn
New Orleans
Adriana
Yanez
Nona Lucia
Dove non basta il mare
La balera
La curiera