Leonardo Angelucci

live report

Leonardo Angelucci Roma, Quid

01/12/2022 di Arianna Marsico

Concerto del 01/12/2022

#Leonardo Angelucci#Emergenti#Songwriting

Ad aprire il concerto del cantautore romano, anche se poi Leonardo Angelucci preferirà usare il termine "condividere il palco", è la giovane artista lucchese Sara Cinacchi, accompagnata dalla chitarra di Marco Buompane, che presenta il suo ultimo singolo Nonostante noi.

È poi il momento di Leonardo Angelucci (voce e chitarra), con i fidati Tommaso Guerrieri (batteria), Matteo Troiani (basso) e Antonello D’Angeli (chitarra e cori).  Una cosa bella della serata è proprio l'affiatamento tra tutti i componenti della band. Leonardo sorride, si diverte, intrattiene con piccoli racconti sull'origine dei brani o brevi aneddoti che fanno venire in mente la verve narrativa di Daniele Silvestri. I brani dal vivo acquisiscono ulteriore vivacità in termini di arrangiamento, con venature anche funk.

Si parte con brani dall’esordio Questo frastuono immenso. Jurassic Punk crea subito il giusto feeling tra palco e platea, con le sue immagini pop e ironiche. Episodi come Cretaceo superiore e Unghie riescono a descrivere con onestà, disincanto e un sorriso divertito l’attualità sociale e le relazioni umane. In tal senso è poi un piccolo gioiello Capigliatura, eseguita prima del bis, ispirata alle infinite battute più o meno banali che Angelucci ha ricevuto per i suoi ricci.

Le cover di Sfiorivano le viole (Rino Gaetano), Pigro e Monna Lisa (Ivan Graziani) si inseriscono, come esecuzione e arrangiamento, sempre in un filone che fa ridere e pensare.

Il concerto, oltre a essere a un modo per riprendere i live dopo una pausa, è l’occasione per presentare il nuovo singolo Sopra di me, anticipazione dal secondo disco in arrivo, che si avvale della produzione di Giorgio Maria Condemi. Leonardo scherza sul tema, ossia la fine di una relazione, che conferma lo stereotipo che si componga solo quando si è tristi. Il brano è malinconico ma non ricade negli stilemi delle canzoni sull’abbandono, è un ritratto sincero di uno stato d’animo ora dolente, ora arrabbiato, che cerca di riassestarsi girando per Roma (indubbiamente se si vive nella Capitale i riferimenti al Pigneto e a Centocelle si colgono meglio). Il ritornello è incalzante, e conquista subito i presenti.

Dopo la già citata Capigliatura arriva come bis un inedito, Extraterrestre, che fa ben sperare per il futuro album.

Leonardo e i suoi amici ringraziano e salutano, lasciando incuriositi per le date del 2023…