MArteLabel

interviste

MArteLabel L’eclettica etichetta 3.0

16/12/2013 di Enza Ferrara

#MArteLabel

Tutto nasceva anni fa da una serie di eventi sperimentali dove l'arte veniva espressa in tutte le sue forme. Da quel "Ogni Martedì Rock" si arriva fino al 2012 con un importantissimo premio, il Pimi "Migliore Etichetta Indie 2012". Oggi MArteLabel è una sorta di costellazione, un laboratorio che si occupa di promuovere musica, arte e produrre cultura. Di seguito l'intervista a Peppe Casa.
1. MArteLabel, l’eclettica etichetta 3.0! Una sorta di costellazione fatta di musica e arte in genere. Facciamo un passo indietro. Come nasce l’esperienza MArteLive e come si trasforma in un circuito così vasto?
MArteLive nasce nel 2001 da una mia idea figlia di una serie di eventi sperimentali dove si mescolava musica, teatro e pittura dal vivo. Un evento in particolare prendeva il nome di “Ogni martedì rock” e si teneva in un piccolo locale di San Lorenzo. Non mi bastava, cercavo altro e volevo creare qualcosa di più strutturato. Quando pensavo a MArteLive avevo ben in mente cosa volevo. Avevo notato che mettere più espressioni artistiche in una stessa location con più sale, faceva bene all'animo e alla mente. Nel 2001 quindi nasce l’idea di MArteLive, l'idea di un festival multi-arte o multi-spettacolo o un festival delle arti a 360° dedicato all'innovazione delle arti e degli artisti emergenti che difficilmente hanno spazi veri di espressione. Un pianeta “MArte” fatto arte e di artisti. L’evoluzione di MArteLive in un sistema più complesso è stata dettata dalla "necessità" di rafforzare il progetto sviluppando una rete di partner e progetti ampia. E in questo caso necessità ha fatto virtù. 

2. Definita letteralmente l’etichetta della musica che cambia, qual è lo spirito e lo scopo di MArteLabel?
Noi oggi esistiamo grazie alla nostra capacità di cambiare/adeguare il nostro modus operandi tempestivamente nel mondo che rapidamente si evolve e in particolare il modo della musica e delle arti.
Tendiamo ad un rinnovamento costante dei modelli di organizzazione e gestione, e dei modelli creativi legati alla musica e alla produzione musicale. MArtelabel vuole andare oltre la musica, contaminandola con le altre arti in perfetto stile MArteLive, con la fotografia, la pittura, la danza, i circo, l'illustrazione.

3. MArteLive viene premiata al Medimex, col Pimi “Migliore etichetta indie 2012”: di cosa si occupa nello specifico MArteLabel e cosa significa ricevere il Pimi “Migliore etichetta indie 2012”?
MArteLabel oggi rappresenta la costola produttiva della sezione musica di MArteLive ed è parte integrante e fondamentale di quello che noi chiamiamo il MArteLive SYstem (www.martelivesystem.net), MArteLabel cerca di scoprire nuovi talenti (nella maggior parte dei casi attraverso il concorso Un Palco per Tutti) per poi lanciarli in maniera innovativa e originale sfruttando tutto il network di MArteLive.
Vincere il premio nel 2012 è significato ricevere un riconoscimento importante per il lavoro svolto in questi anni a partire dal 2001. Se MArteLabel esiste dal 2008 è vero anche che la sua storia inizia nel 2001 con MArteLive.

4. Come dicevo prima, MArteLabel non fa soltanto da etichetta discografica, ma si occupa certamente anche di eventi, progetti e comunicazione. Tutto questo gira attorno all’autopromozione: come funziona? 
Vediamo MArteLive e MArteLabel come un grande laboratorio e piattaforma a servizio degli artisti, degli addetti ai lavori ma anche del nostro staff che spesso collabora anche ad altri progetti esterni ai nostri. Abbiamo deciso di mettere a disposizione degli altri la nostra rete di contatti e la nostra esperienza per creare nuove sinergie. 
MArteLabel può lavorare alla produzione solo di pochi progetti iperselezionati ma può offrire allo stesso tempo supporto ad altri artisti, etichette e organizzatori con una serie di servizi.
In questo modo sosteniamo anche l’autopromozione e l’autoproduzione della musica indipendente!
Ci siamo resi conto che gli artisti sono più contenti se, pagando, ricevono un servizio fatto come si deve, piuttosto che senza pagare dover poi cedere edizioni, royalty, il proprio disco, il proprio progetto musicale e quindi la propria vita artistica, ad un produttore, manager, o editore che poi di fatto non fa nulla perchè non ha tempo o qualcosa di simile.

5. Ma non abbiamo ancora finito. C’è dell’altro: MArteLive è un circuito talmente vasto che trova spazio per la cosiddetta FormazioneLive, ovvero corsi specialistici a basso costo per la formazione di nuove professionalità da inserire nel circuito delle etichette. Ce ne volete parlare? Siamo curiosi!
Qualche anno fa abbiamo capito che organizzare eventi e produrre cultura è un lavoro complesso per il quale servono competenze importanti e costante aggiornamento e sviluppo. Abbiamo capito anche di avere accumulato negli anni anche tanto know how da mettere al servizio di nuove generazioni di organizzatori.
Da queste premesse nasce FormazioneLive! Dall’idea di formare direttamente al nostro interno nuove leve, con tanta grinta e idee fresche e giovani da inserire quindi nell'organico ma allo stesso tempo di creare uno scambio di informazioni e know how con i docenti e i partner  coinvolti nel progetto. Tra i corsi forse quello più interessante e tra i pochi in Italia è "Il corso per Produttori discografici e organizzatori di eventi musicali".

6. Crisi, crisi e ancora crisi. Crisi politica, crisi economica e crisi sociale. Come combatte la crisi il multiforme mondo di MArteLive?
Trasformando i centri di costo in centri di ricavo, differenziando l'offerta, puntando alla qualità dei prodotti, puntando al live (dal 2001 quando ho ideato il MArteLive), facendo ricerca, cercando di stare attenti a tutte le innovazioni ma soprattutto facendo sistema e facendo rete. Lavorare con uno spirito collaborativo e non concorrenziale ricercando i cosidetti "oceani blu" è l’unico modus operandi che conosciamo!

7. Siamo in chiusura. Qualcosa da aggiungere?
Si… visitate il sito www.martelive.it o www.martelivesystem.net

Info: MArteLabel - www.martelabel.com 
Si ringraziano Peppe Casa, Francesco Carlucci ed Elisa Stucchi di
Fleisch Ufficio Stampa

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