Graziano Romani

interviste

Graziano Romani

07/11/2002 di Christian Verzeletti

#Graziano Romani

Dopo aver ascoltato i suoi ultimi due dischi, non abbiamo resistito alla tentazione di contattare Graziano Romani. Abbiamo fatto un tentativo attraverso il suo sito internet (www.grazianoromani.it) e i suoi ragazzi ci hanno subito messo in contatto con lui. Graziano ci ha risposto con lo stesso entusiasmo e la stessa convinzione che lo contraddistinguono sin dai tempi con i Rocking Chairs.
     Interviste:
          Graziano Romani 
 

         


Dopo aver ascoltato i suoi ultimi due dischi, non abbiamo resistito alla tentazione di contattare Graziano Romani. Abbiamo fatto un tentativo attraverso il suo sito internet (www.grazianoromani.it) e i suoi ragazzi ci hanno subito messo in contatto con lui. Graziano ci ha risposto con lo stesso entusiasmo e la stessa convinzione che lo contraddistinguono sin dai tempi con i Rocking Chairs.

Mescalina: Nel vedere nei negozi prima ''Soul crusader'' e poi ''Storie dalla Via Emilia'' la prima reazione è stata di stupore: dopo così tanto tempo non uno ma due dischi di Graziano Romani! Se non sbaglio dopo il tuo esordio omonimo del 1993 c'era stata solo qualche collaborazione e tanti concerti ...

Graziano Romani: Esattamente, tanti concerti ma anche collaborazioni che sono sfociate poi in uscite discografiche, tipo il cd single con Elio e le Storie Tese 'Christmas With The Yours', l'album di classici del rock & soul con la band 'Megajam 5', il brano 'Sweet Dream' incluso nel cd tributo ai mitici Jethro Tull che ho realizzato insieme ai Souldrivers...Con quest'ultima band ho anche registrato un intero cd che, per diverse ragioni, non è stato ancora pubblicato...Includeva tra l'altro 4 mie nuove composizioni, poi arrangiate dalla band: 'Made Of Gold','Soul Is Calling','Turning Another Page' e 'Come In From The Rain'...


Mescalina: Come è nata la Freedom Rain Records?

Graziano Romani: ...I just came in from the rain!... Ha Ha, questa è una battuta per descrivere la condizione che mi ha portato a scegliere l'autoproduzione: volevo la totale libertà artistica, la possibilità di produrre direttamente i miei dischi e controllare anche la promozione e la distribuzione. Vedi, mi considero un autore molto attivo e prolifico, non riuscivo a stare alle condizioni di case discografiche e direttori artistici che con me non riuscivano a comunicare ( forse piu attenti al 'mercato' che alla qualità e alla sensibilità degli artisti ), di produttori che invece di stimolare la mia creatività, forse la bloccavano...

Mescalina: Per uno come te pubblicare un disco tributo a Springsteen sembra perfettamente logico, eppure non deve essere stata una scelta affatto scontata. Il disco poi non suona come una semplice raccolta di cover, ha una intensità tutta sua.

Graziano Romani: Mi fa piacere se hai avuto questa sensazione ascoltandolo: il mio è stato un atto di omaggio, di rispetto, di amore verso la musica e le parole di un uomo che mi ha insegnato tanto, fin dall'inizio...Mi ha insegnato a credere nella sincerità, nella semplicità, nel valore dei rapporti umani e forse ( spero ) mi ha insegnato ad emozionare.

 

Mescalina: La tua scelta è caduta su inediti o brani minori del Boss, ma mi sembra che ci sia anche un filo logico che lega le canzoni. Non voglio banalizzare ma credo che ci siano molti fan di Bruce (me compreso) che hanno tentato qualcosa di simile, cioè cercare di registrare chissà quante volte quei dischi che Bruce potrebbe pubblicare con i suoi inediti o con quelle canzoni sottovalutate come per esempio quelle di “Human Touch”. Cosa è stato per te ''Soul crusader''?

Graziano Romani: E' stato soprattutto un nuovo inizio, per quanto riguarda la mia ricerca artistica e personale: Ho scelto le canzoni di Bruce che piu' amavo, solo in base ad una mia sensibilità, proprio come ho scelto i musicisti e i collaboratori...La definirei una irripetibile 'Crociata Dell'Anima'...

Mescalina: E invece ''Storie dalla Via Emilia''?

Graziano Romani: Per 'Storie' il punto di partenza è molto diverso...Le mie canzoni mi raccontano, oltre a raccontare frammenti di vita e personaggi, parlano di luoghi reali o immaginati, di disillusioni e sogni. E' chiaro che raccontano anche molte cose di chi le ascolta, almeno lo spero...Queste canzoni sono una scrematura del tanto materiale che ho scritto tra il 1994 e il 2000, forse ci sarebbero abbastanza canzoni per altri 5 album, vedremo in futuro...

Mescalina: Per molti versi anche questo disco suona americano, non solo per certe sonorità, ma anche per la ripresa di metafore tipicamente americani come il mito della strada e del fiume ...


Graziano Romani: Guccini insegna...Tra la Via Emilia e il West!

Mescalina: Dal disco emerge anche un forte attaccamento alla tua terra, a quell'Emilia che tanto ha dato al rock italiano ... e forse non a caso gli episodi migliori mi sembrano quelli in cui caratterizzi più le tue storie con nomi di personaggi e di luoghi.

Graziano Romani: ...Luoghi e personaggi sono quasi tutti veri, credo che anche l'Emilia nelle mie canzoni sia piu' vera che immaginata. Di sicuro è come la vedo e la sento io...


Mescalina: La cover di ''Rimmel'' mi sembra un modo per dichiarare come potrebbe crescere verso il rock la canzone italiana ... fermo restando che quello di De Gregori è un grande brano, ma ormai ne è quasi scontata una interpretazione sentimentale commovente.

Graziano Romani: Ricordo il giorno in cui comprai la cassetta di 'Rimmel' di De Gregori, l'anno in cui usci', ero un ragazzino, ho amato quella canzone da subito. In qualche modo spero di essere riuscito a darne una diversa interpretazione, con un approccio piu' intenso, cercando però di non alterarne le caratteristiche melodiche.


Mescalina
: Ascoltando le tue canzoni si percepisce una profonda onestà, mi sentirei di dire quasi una sorta di fede, un po' come era per quei musicisti soul che facevano della musica una missione.


Graziano Romani: Adesso non esageriamo, sono onorato di questi paragoni, ma certo il contesto musicale italiano è diverso, devi essere motivato, cocciuto, testardo, sincero e si, avere un bel pò di fede per farcela in questo ambiente, specialmente in Italia...Io non ho mai cambiato atteggiamento verso quello che faccio, da quando ho fondato i Rocking Chairs ad oggi: se vogliamo parlare di fede, allora quella è la stessa...

Mescalina: Oggi questo suono rock sembra un po' consunto, forse perchè più trascurato dal mercato, ma eppure non si esaurisce mai, nonostante spesso si ripeta anche uguale a se stesso. Tu che cosa ascolti al momento?

Graziano Romani: Ascolto di tutto, qualsiasi genere musicale, basta che riesca ad emozionarmi, a superare la prova 'pelle d'oca'...Proprio ora sto ascoltando una ristampa in cd di un disco del 1954 di Sarah Waughan, una delle piu' incredibili voci soul di tutti i tempi...Un album di Alejandro Escovedo, '13 Years' del 1993, poi l'album solista di Iarla O' Lionaird, cantante degli Afro-Celt Sound System, uscito per l'etichetta Real World di Peter Gabriel, ed anche una ristampa in cd della colonna sonora del cartone animato 'The Last Unicorn', composta ed arrangiata dal grande Jimmy Webb ( quello di 'Wichita Lineman', 'Mc Arthur Park', 'By The Time I Get To Phoenix' etc.), uno dei cantautori americani che amo di piu'...

Mescalina: E per quanto riguarda la musica italiana?


Graziano Romani: Cerco di essere attento alle nuove proposte musicali italiane, ma credo si sia abbassato notevolmente il livello di qualità artistica...E i media danno spazio solo al pop, troppo derivativo da quello anglofono...




Mescalina
: Come ti senti ad essere un outsider ormai da una vita?

Graziano Romani: Mai sentito meglio, grazie anche agli stimoli e il prezioso aiuto dello staff che cura il mio sito internet www.grazianoromani.it e all'energia che mi dà la gente ai concerti e comunque alle conferme che stanno avendo i miei due ultimi dischi. ...I'm alive & kicking!

Mescalina: Ho visto che suoni anche il flauto traverso, devi qualcosa a Jan Anderson dei Jethro Tull?

Graziano Romani: Sicuro, i Jethro sono una mia grande passione...L'anno scorso ho avuto il grande onore di duettare col grande Jan in un teatro a Fidenza ( il giorno della convention dei Tull-fans Italiani ), accompagnato dai miei Souldrivers, nella versione di 'Sweet Dream'...Indimenticabile!

Mescalina: Se posso permettermi, che cosa è mancato prima ai Rocking Chairs e poi al tuo disco omonimo per trovare continuità e maggior visibilità?

Graziano Romani: Credo che per quanto riguarda i Chairs fosse questione di scarsa promozione ( eravamo sotto contratto con una etichetta indipendente, la River Nile ) e del fatto che negli '80 pochi in Italia compravano dischi cantati in inglese da degli italiani, eccezion fatta per la dance music...Il mio disco omonimo uscì per la Wea nel '93, proprio quando il direttore artistico che mi aveva messo sotto contratto solo otto mesi prima decise di trasferirsi in un'altra multinazionale. Seguirono problemi di strategie e poca comunicazione, fino allo scioglimento del contratto, un anno dopo. Io comunque continuai a promozionare il disco con i concerti dal vivo fino al '97, fondando poi il 'supergruppo' Megajam 5, insieme a membri dei Clandestino, Rats e Ritmo Tribale...

Mescalina: Come ti spieghi invece il successo di Ligabue (con cui sono poi finiti alcuni dei Chairs)? È solo una questione di sapersi vendere?

Graziano Romani: Gli ex Chairs di cui parli non suonavano piu' con me da qualche anno, quindi erano liberi e disponibili...Per il resto no comment.

Mescalina: Eppure suonavate e collaboravate con gente del calibro di Willie Nile ed Elliott Murphy ...

Graziano Romani: Certo, e furono esperienze indimenticabili. Io ho riincontrato vari e volte sia Willie che Elliott, collaborando con loro, tra noi c'è stima ed amicizia.

Mescalina: Ora sei in tour?

Graziano Romani: Si, e con una nuova fantastica band!

Mescalina: Ti troveremo sempre a sparare alla luna? Scherzo.

Graziano Romani: No, non scherzare...'Sparare alla luna' è una cosa seria, ci vuole pazienza, coraggio, rabbia, ironia e un pacco di 'storie piccole' sempre fresche da raccontare...Ma prima dei saluti tu dimmi: ...Hai una buona mira?