Vera Gheno

Vera Gheno Parole d`altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo


Rizzoli, BUR Narrativa, 2023, 480 pagine, 18 euro Narrativa | Societ�

22/08/2023 di Laura Bianchi
Cosa ci fanno Caterina da Siena e Virginia Woolf, Saffo e Zelda Fitzgerald, Margaret Mitchell e Carolina Invernizio, insieme ad altre donne, raccolte in Parole d'altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo? La curatrice di questo volume, la sociolinguista Vera Gheno, non è nuova a sfide di questo tipo: il suo intento primario è stato, ed è, citiamo, "far dialogare letteratura, linguistica, militanza, attivismo, passato e presente", per costruire una serie di stimoli, di percorsi, di spunti di riflessione, utili non a definire un genere, ma proprio a renderlo quanto più ricco e sfaccettato possibile, intersezionale, mescidando tempi e luoghi, stili e caratteri.

Quarantadue parole importanti, che hanno segnato e segnano quello che un luogo comune chiama "universo femminile", vengono analizzate non solo attraverso la loro genesi e trasformazione storica, ma soprattutto - e questo è il tratto nuovo del volume - attraverso le voci che le hanno interpretate in modo più ficcante. Così, termini come disobbedienza, puttana, scienziata, abortosuffragetta, battaglia - questo applicato a Caterina da Siena -  privilegio, indipendenza, corpo, vengono presentati in abbinamento a testi - molti dei quali brevi racconti -  che rivendicano a chiare lettere la presenza della donna nella letteratura, anche se, come Gheno scrive nella prefazione, solo il 4 per cento delle scrittrici è citato all'interno di antologie, il che testimonia che la discriminazione di genere è ancora viva.

Non si tratta però di un lavoro che tende a esaltare le scrittrici a discapito degli scrittori: lungi da Gheno la tentazione di scadere nello stereotipo della "battaglia fra i sessi"; piuttosto, da Saffo, 640 a.C., la prima poetessa del mondo greco antico, a Giovanna Cristina Vivinetto, 1994 d. C., poetessa transgender, i lettori - non solo le lettrici - troveranno percorsi stimolanti, che intrecciano impegno e scelte esistenziali, approfondimenti etimologici e riflessioni storiche, che espanderanno la loro consapevolezza, in un dialogo, appunto, che travalica la mera erudizione, per entrare di diritto nella costruzione di una coscienza civile collettiva. Spesso infatti, durante la lettura, è possibile scoprire come molti stereotipi di genere e comportamenti sociali non siano scomparsi nel corso dei secoli, e come anzi alcuni abbiano trovato terreno fertile per radicarsi e minare il dialogo.

Il tentativo di Gheno di costituire una sorta di canone letterario femminile non solo è riuscito, ma giunge perfino a proporre una lettura non cronologica, né tematica, delle parole e delle autrici: quindi, è possibile lasciarsi guidare dalla curiosità, dall'esperienza pregressa, dalla conoscenza o meno dei profili presentati, e sviluppare un percorso individuale, in una sorta di liberazione dalla lettura lineare, che entusiasma e invita a proseguire l'incontro con figure percepite come vicine, amiche, sorelle.

Sul tutto, da apprezzare è anche lo stile di Gheno: chiaro, essenziale, diretto, ma mai sciatto, ricorda quello del celebre linguista Tullio De Mauro, per l'intento divulgativo che non cede alla facile semplificazione o alla generalizzazione, e per il desiderio di stabilire un contatto coi lettori, attraverso locuzioni colloquiali, eppure sempre correttamente esposte. Altro pregio, il fatto che alcuni brani siano tradotti per la prima volta in italiano, proprio per facilitare l'avvicinamento del pubblico al pensiero delle autrici, alcune delle quali poco conosciute.

Opera meritoria, da leggere e far leggere nelle scuole, e non solo alle ragazze.

 

Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale e traduttrice dall'ungherese, ha collaborato per vent'anni con l'Accademia della Crusca lavorando nella redazione della consulenza linguistica e gestendo l'account Twitter dell'istituzione. Insegna all'Università di Firenze, dove tiene da molti anni il Laboratorio di italiano scritto per Scienze Umanistiche per la Comunicazione, e in corsi e master di diversi atenei italiani. È autrice di articoli scientifici e divulgativi.