Valeria Trabattoni

Valeria Trabattoni I FIL FOOD, Il mondo nel piatto - Introduzione al mindful eating


Mursia Editore, Collana Piccole Tracce, Milano, 2023, pp. 216, 17 euro Saggi | Filosofia

09/11/2023 di Roberto Codini
Liio nel piatto: scoprire se stessi attraverso il cibo

 

Un famoso detto recita: "dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei", ma sarebbe forse più corretto dire "dimmi come mangi e ti dirò chi sei".

I Fil Food, il bel saggio di Valeria Trabattoni, non è solo una introduzione al cosiddetto "mindful eating", che, senza nulla togliere alle fondamentali indicazioni di esperti e dietologi, è una pratica che, soprattutto negli ultimi anni, ha risolto molti problemi non solo degli "over-eaters", ma anche di tutti quelli che con il cibo non hanno un rapporto facile, perché in realtà non hanno un facile rapporto con se stessi.

I FiL Food è un invito a esplorare con curiosità, gentilezza e coraggio il tuo "io" per scoprire la ricchezza di un universo in continuo divenire. Ed è la possibilità di usare la relazione con il cibo per accedere a questo mondo."

L'autrice ci spiega che il cibo forse non è solo cibo, che la nostra relazione con esso rivela molto di ciò che siamo e lo fa in un saggio che fonde insieme, come veri e propri ingredienti di una ricetta, filosofia, cucina e spiritualità.

Il libro è un vero e proprio viaggio, che l'autrice compie con alcuni compagni, attraverso l'anima, il cuore e la cucina, con tanto di piatti elencati con la relativa ricetta.

Come scrive Aldo Masullo, infatti, "il vero filosofo è colui che sa assaggiare la vita"..

Il cibo è dunque un veicolo per osservare se stessi, l'io nel piatto e il cibo come simbolo. Attraverso il cibo nel piatto e indagando sul nostro atteggiamento di fronte a esso possiamo scoprire molte cose, possiamo soprattutto scoprire chi siamo.

Dobbiamo imparare a fidarci del corpo: davvero abbiamo paura di fidarci di ciò che sentiamo?

"I Fil Food è un'occasione per tornare a prendere coscienza di ciò che siamo, di quanto valiamo. Il mindful eating invita a ritrovare il contatto con le sensazioni del corpo e offre strategie e suggerimenti per far sì che la nostra esperienza con il cibo sia quanto di più appagante possibile"; "Guarda il tuo piatto, è tutto lì: nel tuo piatto c''è tutto il tuo mondo".


Attraverso non i maestri di cucina, ma i maestri del pensiero, da Shunryn Suzuki Roshi a Buddha, passando per Battiato, l'autrice ci accompagna in un fantastico viaggio alla ricerca di noi stessi e del senso della vita.

Un popolarissimo film di animazione, Kung Fu Panda, ci ha insegnato che non esiste l'ingrediente segreto, ma bisogna diventare ciò che si è. Di conseguenza, "meditare non è una via di fuga da noi stessi e dal mondo, anzi è un invito a stare (bene) con noi stessi nel mondo. è uno specchio: come è dentro, così è fuori, non vi è alcuna differenza.

Meditare è imparare a stare con le cose così  come sono, indipendentemente dal fatto che ci piacciano o meno.

La meditazione rende possibile un reale cambiamento ed una reale presa di coscienza della nostra vera natura".

 

Il mindful eating non è una prescrizione, è una pratica. Non contempla carte, tabelle, piramidi o scale. Non ci sono esperti nutrizionisti a dare suggerimenti alimentari. Il solo esperto di cui hai bisogno sei tu, non ti serve altro, poiché l'esperienza è la tua. Ed è unica. Scavando dentro di te, spostando la tua attenzione dall'esterno all'interno, troverai le indicazioni su cosa fare, in quale direzione andare e come attivare le risorse necessarie a realizzare i tuoi obiettivi. Tutto ciò che cerchi è dentro di te. Basta saperlo risvegliare. Allo stesso modo, l'immagine di te a cui vuoi dare vita è già dentro di te. Basta saperla manifestare.

 

In un meraviglioso film premiato a Cannes del Maestro Abbas Kiarostami, Il sapore della ciliegia, il protagonista vuole togliersi la vita e cerca qualcuno disposto a scavargli la fossa. Uno dei personaggi che incontra gli chiederà perché lui non voglia più assaggiare il sapore della ciliegia, raccontandogli che una volta, in un giorno in cui aveva deciso di farla finita ed era salito su un albero per impiccarsi, gli era caduto in mano un gelso, aveva assaggiato il suo sapore e questi lo aveva magicamente riconciliato con la vita.

I Fil Food ci insegna proprio questo: che dobbiamo imparare ad assaggiare, a gustare i sapori della vita e ritrovare noi stessi attraverso il rapporto con il cibo. Anche mangiare potrà dunque essere una via di salvezza, se sapremo intercettare ed interpretare le sensazioni che proviamo quando ci relazioniamo con il cibo.

Il filosofo Feuerbach diceva che l'uomo è ciò che mangia. Oggi possiamo dire che è molto di più, ma che il cibo può essere un punto di partenza.


 

 

Valeria Trabattoni, laureata in filosofia, nel 2010 fonda FilosofiaAmica e avvia la sua attività di consulente filosofica.

Collabora con aziende, scuole e organizzazioni e promuove eventi e percorsi in cui la filosofia è stimolo e strumento per vivere in modo più consapevole e orientato alla ricerca della felicità. A ottobre 2023 vince il primo premio alla StartCup Competition dell'Università degli Studi di Bergamo con un progetto di formazione aziendale interamente "philosophy-based".