Umberto Guidoni

Umberto Guidoni Sfidare lo spazio. Un astronauta racconta l’esplorazione del cosmo


Mursia, 2024, 208 pagine, 17 euro Scienze | Saggi | Società

29/03/2024 di Laura Bianchi

Per questa volta, iniziamo dalla conclusione di Sfidare lo spazio. Un astronauta racconta l’esplorazione del cosmo, che sopraggiunge al termine di un viaggio appassionante, a bordo del libro dell'astronauta Umberto Guidoni. Molti dei lettori arriveranno alle ultime pagine con una consapevolezza molto più ricca e profonda non solo della grande avventura dell'uomo nello spazio, ma anche della responsabilità che il primo ha nei confronti della Terra, che egli, spiccando il volo verso l'infinito e oltre, si lascia alle spalle, spesso dimenticandosene.


Al termine del viaggio, dicevamo, si leggono queste frasi: "Quando ci si avventura oltre la Terra, il pianeta appare isolato e fragile, una piccola oasi luminosa avvolta da un'oscurità senza fine. Di fronte a questa visione, ci si sente piccoli e insignificanti, ma anche orgogliosi di appartenere a una specie capace di sognare e di realizzare i propri sogni, soprattutto quando è capace di raccogliere le forze migliori, senza guardare alle differenze di etnia, di fede e di cultura."

Qui sta il senso e la sintesi del racconto che l'astronauta e fisico italiano intende comunicarci, nel corso del saggio; dalla "fase pionieristica" alle sfide del nuovo millennio, sono presentate tutte le tappe del lento, ma incessante e coinvolgente, percorso di conoscenza dello spazio da parte dell'uomo, anzi, di uomini e donne, uniti nel desiderio di comprendere i misteri dell'universo e condividerli, pervasi come erano - sono, e saranno - della curiosità che ci contraddistingue come specie.


Prima, il fascino esercitato dalla Luna, con i fallimenti, sempre comunque utilissimi, i progressi, la vittoria della razionalità sul complottismo, il recente ritorno dell'obiettivo Luna - affascinante il paragrafo "Ritorno sulla Luna", con "sei Paesi e diverse compagnie private che hanno annunciato missioni lunari entro questo decennio" -; poi, l'imponente organizzazione delle missioni satellitari, con tutte le loro ricadute positive sulle applicazioni pratiche, prime tra tutte quella medica, e quella sulle telecomunicazioni e internet; infine, l'approfondimento geopolitico e diplomatico riguardo alle implicazioni dei rapporti tra Stati - non solo USA e Russia, con un preoccupato accenno all'attuale situazione politica, ma anche e soprattutto Cina - e alla convivenza di scienziati di diversa provenienza all'interno di un sistema di collaborazione come l'ISS (International Space Station), di cui lo stesso autore ha fatto parte.


Guidoni ci conduce in un mondo che potrebbe sembrare precluso ai lettori digiuni di conoscenze tecniche, e lo fa in modo lineare, accattivante, arricchendo il racconto con citazioni di film, da Star Trek ad Armageddon, passando per 2001: Odissea nello Spazio, e con interessanti spiegazioni etimologiche dei nomi dati alle missioni. Ad esempio, scopriamo che il nome della stazione Mir, in russo, significa contemporaneamente "Mondo, Pace o Villaggio", e che "il primo veicolo pilotato sviluppato dalla China National Space Administration si chiama Shenzhou (in cinese Vascello Celeste)".


Non mancano nemmeno un'ampia bibliografia, né riflessioni sui prossimi obiettivi, come Marte, né sull'itinerario dei vari Voyager, né sul "paradosso di Fermi", secondo cui è impossibile che esista un'altra specie pensante in tutto l'universo; la ricerca non si arresta mai, e c'è bisogno degli sforzi comuni, e pacifici, per spingere sempre più in là la nostra conoscenza. Per questo, il libro di Guidoni può essere letto da tutti: perché ci insegna, una volta di più, che è necessario restare uniti, su questo punto che ruota nel cosmo, per comprenderlo sempre meglio.




Umberto Guidoni è nato nel 1954 a Roma, dove si è laureato con lode in Fisica. Ha compiuto il suo primo volo in orbita nel 1996 ed è stato il primo europeo a salire a bordo della Stazione Spaziale Internazionale nel 2001. In veste di divulgatore, ha condotto rubriche sullo spazio in radio e TV, oltre a pubblicare libri per ragazzi, saggi e articoli. Per i suoi contributi, ha ricevuto la nomina di Grande Ufficiale e la medaglia della NASA per Exceptional Service. Gli è stato dedicato l’asteroide 10605-Guidoni. Con Mursia ha pubblicato insieme a Donato Altomare il romanzo Wormhole (2022)