Piergiorgio Pulixi Stella di Mare
Nero Rizzoli, 2023, 423 pagine, 17 euro Narrativa Italiana | Noir | Giallo
15/01/2024 di Valerio Corbetta
La Sardegna, i suoi profumi, i colori, la luce cangiante che viene dal mare, la forza del vento, la natura selvaggia, la grande anima che rende unica un’isola meravigliosa gettata nel Mediterraneo per renderlo un mare migliore. Il quartiere Sant’Elia però è uno spaccato di periferia, nel quale la bellezza è di troppo: dove regnano il degrado e l’omertà, o ce ne si allontana, o si resta impigliati nella rete che impedisce di sfuggire al proprio destino.
Che in questo caso è quello di Maristella Coga, diciassettenne, il cui brutale assassinio apre una catena di eventi luttuosi, attorno ai quali è chiamata ad investigare la squadra speciale del SIS, già nota ai lettori di Piergiorgio Pulixi e guidata dalle due “gemelle diverse” Mara Rais ed Eva Croce. Alle quali ora si aggiunge in pianta stabile Clara Pontecorvo, che già aveva collaborato con loro nel romanzo precedente, ambientato nelle brume della bassa lombarda. Il criminologo Vito Strega coordina le indagini, piombando sull’isola direttamente da Milano, e intreccia le sue vicende personali (e quelle dell’amico Bepi Pavan, che qua alleggerisce il pathos fungendo da momento di ilarità coi suoi problemi di…dieta forzata) con quelle della trama, sempre sospesa tra una soluzione pronta all’uso ed una invece più drammaticamente vicina alla verità.
In Stella di Mare, Pulixi sa come tenere il lettore aggrappato alle pagine del libro: ritmo incalzante, scrittura rapida e ampiamente descrittiva, che però non deborda mai oltre il limite del nozionismo. In più, aggiunge pepe, con la progressiva rivelazione dei problemi personali di Strega e il parallelo svolgersi di un’inchiesta “privata” su di lui, che apre il finale a un prossimo capitolo, del quale già si attende lo sviluppo. I capitoli, brevi e incisivi, spostano continuamente il luogo degli eventi tra i vari personaggi e le ambientazioni (Sant’Elia, esterni cagliaritani, Questura, Milano, Trentino) e alternano momenti di cronaca a introspezioni dedicate all’esplorazione interiore dei protagonisti. Con le donne a farla da padrone, sia sull’isola sia nel centro di Milano: sono loro a reggere le redini del racconto, più dello stesso Strega, il fil rouge attorno al quale si muovono tutte loro, oscurandone la pur ingombrante presenza, sia fisica, sia di personalità.
Da segnalare la chicca del titolo (tatuato sul corpo di Maristella), che ancora un volta rimanda a un brano musicale famoso: come già con “Un colpo al cuore” e “Lo stupore della notte” (lanciati entrambi da Mina, col secondo diretta emanazione di “Se telefonando”), con “Stella di mare” arriva il bis di Dalla (visto che fa seguito a “La settima luna” del 2022). Il prossimo, se l’idea vichiana regge, riprenderà un pezzo della Vanoni che faccia coppia con “L’appuntamento”, romanzo del 2014 ? Qualunque sarà la scelta di Pulixi, varrà la pena leggerlo tutto d’un fiato, come ogni sua pubblicazione.