Paolo Jachia

Paolo Jachia Lucio Dalla - Le più belle canzoni commentate


Editore Interlinea, 2023, Pagine 168, 14 euro Musica | Saggi

03/03/2023 di Laura Bianchi
Non esiste, forse, nessuna data di nascita, nel mondo dei cantautori italiani, che sia più conosciuta: 4 marzo 1943. Lucio Dalla quest'anno avrebbe compiuto ottant'anni, e molte sono le pubblicazioni uscite per ricordare l'opera di un artista fra i più poliedrici e influenti degli ultimi decenni del Novecento, morto a quasi 69 anni dopo un concerto a Montreux.

Fra queste, meritevole di attenta lettura, anche per la qualità espressiva dello stile, è Lucio Dalla - Le più belle canzoni commentate, edita da Interlinea, che il critico musicale e docente di Semiotica delle arti e della letteratura all'Università di Pavia Paolo Jachia ha dedicato al cantautore bolognese, attraverso una scelta precisa, sia editoriale sia teorica: non inserire tutti i testi delle canzoni, ma costruire un percorso a tesi e tematiche, nel quale i testi vengono trattati appunto come segni di un'esistenza, umana prima ancora che artistica, coerente e completa. 

Il dato avvincente, e a suo modo originale, della disamina di Jachia è che va oltre il puro significante, per cogliere il significato profondo delle centinaia di canzoni (304?) composte da Dalla nei suoi oltre quarant'anni di creatività. E Jachia è totalmente consapevole che, fra le centinaia di canzoni, ce ne sono di artisticamente scadenti, che non tutte sono capolavori, che in decenni il percorso non è stato sempre lineare, ma è altrettanto certo del fatto che la sua produzione migliore non si collochi necessariamente prima degli anni Ottanta, come alcuni sostengono, bensì spazi nell'intero arco della sua esistenza, e accolga esiti eccelsi anche negli ultimi anni.

Proprio dalla fine inizia l'analisi (che, è bene precisarlo, si incentra sul testo, essendo Jachia un esperto di Semiotica e non un musicologo): da quel Le rondini, il cui testo venne letto durante i funerali di Dalla, e che, secondo l'autore, rappresenta la prova definitiva della sua profonda spiritualità, libera, gioiosa, autenticamente francescana, che crede nella vita oltre la morte, considera la morte solo corporale, e vive nella perfetta letizia, nella solidarietà e nel rispetto per i piccoli, gli ultimi e gli umili, nel solco di una visione pasoliniana, che ha in Roversi il trait d'union.

Una tesi, quella di Jachia, che avvince, capitolo dopo capitolo, percorrendo a ritroso la parabola esistenziale dell'artista, e permettendo al lettore di penetrarne le ragioni e le urgenze, con acutezza e attenzione.

Lettura illuminante, a tratti commovente, supportata da un'ampia bibliografia e da alcune fotografie,  che ci restituiscono intatto il senso di un essere umano autentico e originale.

Buon compleanno,  Lucio Dalla. Ti portiamo nel cuore. 

Paolo Jachia, critico musicale, insegna all’Università di Pavia. In ambito musicale, oltre a La canzone d’autore italiana 1958-1997 (Feltrinelli 1998) ha scritto libri su Guccini, Gaber, Battiato, De Gregori, Vecchioni e altri. Per la critica letteraria si segnala Dal segno al testo (Manni 2011).