Michele Neri, Franco Sassi, Franco Settimo

Michele Neri, Franco Sassi, Franco Settimo Fabrizio De Andrè


Roma, Coniglio Editore 2006 - Pagg. 241, € 18.50 Biografie | Musica

di Luca Meneghel
La bibliografia su Fabrizio De Andrè è oggettivamente mastodontica. Se è sempre più difficile districarsi tra biografie, critiche musicali e guide alla sua opera, ancora di più lo è riconoscere gli scritti effettivamente validi da quelli superficiali, le cui vendite poggiano solamente sul nome del più grande cantautore italiano di tutti i tempi. Ben venga, allora, questo recentissimo volume pubblicata dalla Coniglio Editore: un lavoro a sei mani (Michele Neri, una sorta di filologo discografico, Claudio Sassi, grandissimo esperto e collezionista di dischi e registrazioni di Fabrizio, Franco Settimo, riferimento imprescindibile per le discografie in vinile) che vuole estraniarsi dal mare di opere sul Faber-pensiero proponendosi come una “semplice” guida pratica, come una fedele ed accurata ricostruzione della discografia di De Andrè (o inerente a De Andrè: ultimo disco analizzato è la riproposizione di “Non al denaro non all’amore né al cielo” di Morgan) ad uso degli appassionati quanto di coloro che avvicinano Fabrizio per la prima volta.
Era forte, dal mio punto di vista, la necessità di un vademecum chiaro ed esaustivo riguardante la miriade di registrazioni di Fabrizio De Andrè: questo libro può essere visto come una ripresa della valida guida discografica del volume “Belin, sei sicuro?” curato da Riccardo Bertoncelli (lo stesso Bertoncelli che ha firmato l’introduzione a questa discografia illustrata, ricordando il suo giovanile amore per De Andrè e i fantastici anni della scalata al successo di Fabrizio), potendo contare però su una progettazione grafica più accattivante e su essenziali (ma esaustivi) contributi critici sui singoli lp ed ep pubblicati.
È un piacere, anche e soprattutto estetico, sfogliare queste pagine ed imbattersi in riproduzioni a grande formato delle copertine più belle, è un piacere confrontare piccole variazioni grafiche tra diverse edizioni dello stesso disco ed è sicuramente un piacere, per gli appassionati più accaniti, andare a reperire con assoluta praticità ed agilità il numero di matrice (ad esempio) del 45 giri del 1966 “Geordie / Amore che vieni, amore che vai” (K SAS 25 per “Geordie”, K SAS 26 per il lato b). Ma ancor più interessante, per chi ha interessi meno “maniacali”, è scoprire quell’universo discografico che ruota attorno a Fabrizio: cover (Silverio Pisu, “Ballate di ieri, ballate di oggi” del 1964 piuttosto che il tedesco Friedric Schütter, che nel 1978 interpreta “La cattiva strada” in lingua madre, sotto il titolo di “Diese Eine Straße”), canzoni scritte per altri, canzoni scritte da altri e interpretate da Fabrizio, tutte preziose testimonianze di un successo che va ben oltre Genova e i confini nazionali. Come dire: è bello avere una catalogazione di tutti i suoi dischi, ma sapere che un artista jugoslavo (Arsen Dedic) ha cantato in jugoslavo “La canzone di Marinella” (“Prica o Marinelli”) nel 1968 non ha prezzo.
In conclusione, nelle ultime pagine, troverete tutte le canzoni di Fabrizio ordinate alfabeticamente: una vera e propria enciclopedia che riporta i dischi (di Faber e di altri artisti) nei quali è possibile reperire la canzone in questione, in tutte le sue varianti più o meno folkloristiche. Ce n’è davvero per una bella scorpacciata cantautorale …