Massimo Baroni

Massimo Baroni Dizionario acquatico felliniano


Oligo, I Saggi, 2023, 240 pagine, 18 euro Saggi | Società | Cinema

10/12/2023 di Gio Mentasti


Di Federico Fellini è stato detto e scritto di tutto: pochissimi potrebbero dire di aggiungere qualcosa di nuovo al profilo di uno dei registi maggiormente ispirati e ispiratori del Novecento italiano. Ci prova l'ingegner Massimo Baroni, che condivide con Fellini la regione d'origine (lui emiliano, il regista romagnolo), e che presenta, nel suo primo saggio Dizionario acquatico felliniano, un approccio originale alla sua opera. Troviamo infatti vera protagonista dello studio l'acqua, definita dall'autore nella sua introduzione "una grande e infaticabile liquida presenza quella che invade i primi film del regista, sia i lungometraggi, da Luci del varietà fino a La dolce vita, che i mediometraggi, come Un’agenzia matrimoniale e Le tentazioni del dottor Antonio".


Una liquida presenza, che Baroni analizza con puntigliosità ed esattezza, organizzando il materiale oggetto del suo studio in contenitori (è il caso di dirlo) alfabetici, da Aereo a Vento; trentuno vasi, che contengono moltissime citazioni tratte dalle sceneggiature dei film (bellissima quella da Giulietta degli Spiriti: "L'acqua è come uno specchio che non nasconde nulla. Non abbia paura della verità"), riferimenti alla biografia del regista (al capitolo Lacrime, vengono ricordate quelle di Masina mentre il marito teneva il discorso per l'Oscar, accanto a quelle versate da lei come protagonista di molti film), interventi dei principali critici che si sono occupati dell'opera del riminese (come Carrera o Bondanella nello splendido capitolo dedicato alla Pioggia).


Sono molti anche i passi che ricostruiscono il percorso artistico di Fellini con gli strumenti della psicoanalisi, in particolare junghiana, anche perché lo stesso regista si serve dello stesso strumento per comprendere e dare forma artistica alle visioni e ai sogni da lui fatti; Gustav Jung, e in particolare il suo saggio Gli archetipi dell'inconscio collettivo, vengono ripresi come chiave di interpretazione di molte delle intuizioni dell'immaginazione del regista, e ci servono per apprezzarne ancora meglio e in profondità l'universo creativo.


Mancano foto, in questo saggio, ma la mancanza viene controbilanciata da una ricca bibliografia e dal fascino che emana da ogni capitolo - contenitore. Dall'asfalto bagnato di Roma, alla nativa Rimini, alla Venezia di Casanova, alle terme di 8 e1/2 e Satyricon, fino all'iconico bagno nella Fontana di Trevi di Sylvia - Anita Ekberg in La dolce vita, l'acqua scivola di film in film, e di pagina in pagina, e ci viene presentata come un elemento ancestrale, che illumina il percorso non solo artistico di Fellini, e ce lo fa amare ancora di più.




MASSIMO BARONI (Reggiolo, 1976) è laureato in Ingegneria Elettrica e lavora in una multinazionale di macchine agricole. Ha scritto svariati racconti pubblicati in riviste e premiati in concorsi. Questo suo primo saggio si è aggiudicato una menzione speciale al concorso ‘Inedito – colline di Torino’ 2022.