Luca Fregona, con Giorgio Cargioli

Luca Fregona, con Giorgio Cargioli Laggiu` dove si muore


Ed. Athesia, 359 pagg., 15 Euro Societ� | Biografie | Storia

15/09/2023 di Arianna Marsico
"Abolire la guerra � una prospettiva molto pi� ragionevole che continuare a far finta di niente e continuare con questa pratica devastante. Il fatto che bombe e armi abbiano segnato, marchiato a sangue, il nostro passato, non vuol dire che debbano essere parte obbligata del nostro futuro. La guerra non � iscritta nel destino dell�umanit�!"

Queste parole di Gino Strada sembrano risalire prepotenti leggendo ogni pagina del coinvolgente Laggi� dove si muore di Luca Fregona. Il giornalista non � nuovo a narrare i fatti di una vicenda poco nota, quella degli italiani che combatterono in Vietnam per la Legione Straniera Francese. La prima volta fu con Soldati di sventura (2021). Da quel momento per� non ha smesso di essere contattato dalle famiglie dei dispersi e caduti, ed eccolo di nuovo qui a raccontare sette storie.

 

Il libro ha diversi meriti storici. Innanzitutto togliere diversi veli di menzogne dalle vicende legate alla Legione Straniera. Non necessariamente si arruolavano solo assassini. Le storie degli italiani qui raccontate sono storie di chi fugge dalla miseria dell'Italia nel secondo dopoguerra, e che finiva facilmente preda degli arruolatori della regione, sia in Italia, sia se arrestato in Francia, perchè immigrato clandestinamente. La pratica dell'ingaggio in Italia era vietata, ma Pajetta e Terracina accusavano il governo di non fare abbastanza per contrastarla. Sulla carta, la scelta di aderire alla Legione sembrava offrire quasi solo vantaggi. Cinque anni tosti, ma paga garantita, strada spianata per un futuro da civile in Francia. Già l'addestramento, volto a piegare qualsiasi residuo di pensiero autonomo e umanità, faceva capire che le cose erano molto diverse. La Francia stava vedendo sbriciolarsi tutto il suo impero coloniale ed era disposta a versare sangue straniero, che avrebbe certo interessato di meno l'opinione pubblica francese, a fiumi. 

E poi il libro mostra l'orrore della guerra fine a se stessa: i legionari vengono spinti a uccidere qualunque vietnamita, non importa se civile.

Le sette storie raccontate mostrano tanti modi diversi di reagire. C'è chi, come Alfredo Decarli, è arrivato lì con un carico di disperazione (nel suo caso per essere stato bollato come socialmente inferiore dalla famiglia della ragazza amata), tale da andare a morire come volontario paracadutista al primo giorno di combattimento.

C'è chi, come Giorgio Cargioli (la cui incredibile vicenda, narrata in prima persona, occupa buona parte del libro), è partito carico di speranza, ma ha sempre mantenuto saldo il proposito di non uccidere civili e stuprare, rendendosi protagonista di una spettacolare diserzione al canale di Suez pur di non combattere altri due anni in Algeria. Ma tutti sono arrivati in qualche modo al punto di non pensare "che la guerra è bella anche se fa male" (Generale, Francesco De Gregori)

A differenza della successiva guerra in Vietnam, che coinvolse gli americani, raccontata anche in diversi capolavori cinematografici (Apocalipse now e Il cacciatore ad esempio), questa vicenda, con il coinvolgimento di tanti italiani, � poco nota. La storia la scrivono i vincitori e la Francia fu sconfitta.

Luca Fregona va ringraziato per aver raccontato la storia con accuratezza, senza retorica nazionalista, ma solo tanta umanit�.