Katerina Poladjan

Katerina Poladjan La Musica del Futuro


SEM, 2023, traduzione di Enrico Arosio, 160 pagine, 18 euro Letteratura Straniera | Romanzo

31/01/2024 di Eliana Barlocco
Collocato in un periodo storico di grande cambiamento, per la precisione nei giorni dell’elezione di Michail Sergeevič Gorbaciov a segretario generale del partito comunista, La Musica del Futuro di Katerina Poladjan, nella traduzione di Enrico Arosio, racconta una parte di vita di tre generazioni di donne (nonna, madre e figlia) alle prese con un’esistenza quotidiana in bilico sulla linea di un incerto futuro. 

Janka è al centro della narrazione, è inizio e fine, attorno alla quale gravitano donne e uomini che, seppur costretti a vivere fianco a fianco (dividono tutti la stessa kommunalka), sono alla ricerca costante di un contatto ancora più intimo. La storia viaggia sulle note della Marcia Funebre (terzo movimento della Sonata per pianoforte n•2) di Chopin. Tutto si svolge attorno alla preparazione di un kvartirnik, ovvero un piccolo concerto d’appartamento per un numero ridotto di persone. In Unione Sovietica era un modo per ascoltare musica e molti artisti si esibivano in questi concerti semi clandestini. Tant’è che aleggia nel romanzo, come una presenza che mai compare, anche la figura di B.G. (ovvero Boris Grebenshchikov, storico leader degli Aquarium).

La cupezza e la dolcezza delle note di Chopin ammantano tutto il racconto, non saprei se volontariamente o meno, e il romanzo stesso sembra seguire il medesimo flusso della Marcia. Una sensazione di legame tra il vivere in una società alle soglie della frantumazione e una musica, preludio di un finale aperto. 

Il libro si chiude con citazioni tratte da alcune opere di Cechov, omaggio a uno scrittore amato, ma anche un modo per condurre dolcemente il lettore in un’altra realtà. Un viaggio che attraversa un passaggio verso un ancora ignoto paesaggio.

 

Katerina Poladjan è nata a Mosca, è cresciuta a Roma e Vienna e vive in Germania. Ha scritto i romanzi "In una notte, altrove" e "Forse Marsiglia", oltre al diario di viaggio letterario "Dietro la Siberia". È stata nominata per il premio Alfred Döblin e per il premio europeo di letteratura e il German Book Prize 2019.