John O’farrell

John O’farrell Il meglio di un uomo


Mondadori, 2001, € 7,80

di Andrea Balestri
AVVERTENZE: LA LETTURA DI QUESTO LIBRO POTREBBE AVERE EFFETTI COLLATERALI ED INDESIDERATI SU COLORO CHE STANNO PER SPOSARSI E SU COLORO CHE AVENDOLO GIA’ FATTO INTENDONO AVER FIGLI.

Nel leggere questo libro viene fuori l’immagine del padre del ventunesimo secolo, un ritratto caricaturale ma al tempo stesso che ne definisce chiaramente la figura. A questo proposito, oltre al rapporto coi figli, non poteva mancare il tema del rapporto uomo donna, un’equazione a cui nessuna formula può dare soluzione, tanto meno questo libro. Comunque l’argomento qui viene trattato in modo ironico e pungente e l’odore delle pagine è un odore che ci sembra già sentito ma a cui non ci si abitua mai. Il luogo dei misfatti è una Londra di oggigiorno dove, come un po’ dappertutto nei paesi che si fregiano dell’aggettivo di “avanzati”, domina un consumismo sociale figlio illegittimo della pubblicità. Anche il protagonista della vicenda, Michael, lavora in questo campo e per la precisione compone jingle pubblicitari, è un musicista i cui sogni di una sfolgorante carriera come star di un gruppo rock si sono trasformati in un lavoro come tanti, fatto senza passione il cui unico obiettivo è guadagnarsi lo stipendio. Ma non è tanto il lavoro poco appagante il problema di Michael, bensì il suo matrimonio e ancor di più l’arrivo dei figli. La sua vita così tranquilla si trasforma in un incubo, fatto di equivoci con Catherine , la sua compagna, fatto di bugie e di un inganno senza precedenti. Michael infatti non ne può più delle sue giornate fatte di notti insonni a causa dei figli piccoli e di sorrisi forzati come se tutto in famiglia andasse per il meglio. Così mette in scena l’imbroglio che tutti gli uomini hanno sempre sognato: l’isola deserta in cui rifugiarsi quando non se ne può più, una vita parallela dove il resto si annulla e esiste solo il presente. Tutto questo si concreta in un appartamento dall’altra parte della città dove si rifugia dicendo alla moglie che si trattiene fuori per lavoro, e che divide con altri ragazzi anch’essi ignari di questo suo doppio gioco. La cosa sembra funzionare, tutto appare liscio, troppo liscio perché possa continuare all’infinito. Oltretutto Michael inizia ad essere solleticato da una coscienza che chiede il conto. Una storia ricca di equivoci, ribaltamenti di situazioni, episodi divertenti e nel contempo avvilenti. Ad un certo punto onestamente la storia si appiattisce un poco, ma poi capovolgimenti improvvisi riportano alta un’attenzione che stava rischiando di spegnersi. Insomma un libro divertente e ricco di spunti ironici sui rapporti interpersonali, in un periodo in cui quell’amore tanto invocato bisogna andare a ricercarlo nella fantasia di una lettura come quella di questo libro. Quindi un libro per tutti, che senza cambiarti la vita riesce comunque ad appassionare