Guillermo Busutil

Guillermo Busutil Papiroflessia - Di libri e letture


Editore Graphe.it, 2023, Postfazioni di Antonio Castronuovo, Massimo Gatta, Traduttore Roberto Russo, Pagine 88, euro 15,90 Letteratura | Saggi | Aforismi

15/10/2023 di Laura Bianchi
Come si può leggere una raccolta di aforismi? In modo sporadico, o come se si leggessero riflessioni separate, o ancora come una lunga poesia? Nel caso di Papiroflessia - Di libri e letture, il libro organizzato dal critico letterario Guillermo Busutil, forse varrebbe la pena tentare l'ultima opzione, tale è la densità lirica dei frammenti che ci vengono proposti. Anche gli stessi aforismi sono di intensità e portata differente, ma sono comunque legati dal filo rosso dell'amore appassionato, tenace, ricambiato, per il libro e per il leggere nella sua più ricca accezione: come dedizione totale, come strumento per conoscere e conoscersi, come modo di investire il tempo in un'attività apparentemente immobile, ma profondamente costruttiva e attiva.

Busutil, da accanito lettore, compulsa esperienze e saggezze altrui (anche degli italiani Spaziani, Aleramo, Raboni, e molti altri) per proporre aforismi che sembrano haiku (“Tra le pagine di un libro, l'ambra di una libellula”); altri come forme brevi e icastiche, famose per essere state portate alla perfezione da Ramòn Gómez de la Serna (uno è metaletterario: "Gómez de la Serna giocava con la fantasia delle parole con una mano sola"); altri ancora come metafore poetiche altissime ("Manuel Rivera intreccia in filo di ferro poemi di luce tra due acque"). Se, come scrive l'autore, “La poesia ci riferisce all’intimo”, il pregio del libriccino è che parte dal presupposto che il lettore, seguendo le famose regole di Pennac, sia libero di interrompere la lettura, spostarsi di pagina in pagina come meglio crede, tornare daccapo, perché “Bisogna entrare nei libri il più liberamente possibile”.

Partendo per questo viaggio, quindi, ha senso che le postfazioni, illuminanti e sintetiche, di Antonio Castronuovo e Massimo Gatta vengano solo alla fine di esso, per concluderlo con una sorta di "filo di Arianna”, come lo stesso autore suggerisce, che ci connette al mondo interiore dell'autore passando per un rapporto intimo. Non è a caso infatti che Busutil scriva: "La lettura è un esercizio di erotismo da cui si entra, si esce, si estende e culmina", perché di amore, anche fisico, sono ricche tutte le pagine del libro, scandite secondo una suddivisione originale, corrispondente a tempi e modi verbali (presente indicativo, imperativo, congiuntivo presente, futuro anteriore, futuro semplice), i tempi e i modi di ogni relazione affettiva, che non tollera il passato, ma si protende al futuro. 

E bene ha fatto Roberto Russo, direttore della casa editrice perugina Graphe, a tradurre e scegliere questo volume per festeggiarne il diciottesimo compleanno, con la sua uscita esattamente in corrispondenza del 26 settembre: un'ottima occasione per continuare un'attività tanto importante, in tempi in cui la lettura si fa sempre più liquida, rapida, minacciata da altri mezzi di comunicazione.  Non è il caso di scrivere oltre, né di riportare altre citazioni: l'invito è a leggere l'opera come si crede, coi tempi e i modi che meglio si adattino al nostro spirito, respirando profondamente, lentamente, senza avere fretta di finire il viaggio. Perché il viaggio della lettura non finirà mai davvero, finché ci saranno cuori pronti a intraprenderlo. 

 

 

 

Opinionista e critico letterario, Guillermo Busutil scrive per La Vanguardia in qualità di critico d’arte, e per le riviste Litoral, El Maquinista de la Generación e Lacalma. Ha diretto la rivista Mercurio facendola diventare una delle più diffuse pubblicazioni letterarie della Spagna. Presente in varie antologie, è autore di numerosi libri, come anche di cataloghi di mostre. Nel 2017, l’Associazione della stampa di Malaga gli ha conferito la Medaglia d’onore per il giornalismo alla carriera e l’Ateneo di Malaga la Medaglia d’oro per la cultura. Nel 2021 ha ricevuto il Premio nazionale di giornalismo culturale da parte del Ministero della cultura spagnolo. È membro della Real Academia de las Buenas Letras di Barcellona.