Francesco Massaccesi E Paolo Massagli Janis Joplin

Quarantasei pagine di tavole in bianco e nero, per avvicinarsi ancor più al periodo in cui la storia viene raccontata. Siamo nel novembre del 1970, in un ospedale da campo in Vietnam, base militare di Da Nang. Sei commilitoni di grado ed estrazione diversa, scoprono di avere in comune le emozioni scatenate da un pezzo che passa in quel momento alla radio: la voce di Janis Joplin, scomparsa da poco per una overdose di eroina in un hotel a Los Angeles, risveglia i loro ricordi e li spinge a raccontare le esperienze dirette legate alla
conoscenza della cantante.

Ognuno di loro ha un aneddoto, una storia, un episodio che li unisce più di quanto non faccia la divisa o il comune nemico laggiù, lontano dagli affetti e dalle proprie radici. Ci si muove senza limiti, tra movimento hippie e consumismo, tra sogni di gloria svaniti e amori rincorsi e mai raggiunti: col filo conduttore della musica, della vita e soprattutto della voce di Janis, avvolgente e ammaliante, pura e inimitabile, capace di stregare come una novella sirena, uscita dall’amato-odiato Texas per prendere il volo a San Francisco e da lì planare su tutta l’America. Anche su quella piccola fetta, forzatamente trasferita nel Sud-Est asiatico, che può tornare, almeno con la mente, alle proprie terre ed esperienze, disegnando quadri di una nazione ricca di contraddizioni.

Dentro la quale è anche la stessa Janis a raccontarsi, aggiungendo flash della sua vita tra psichedelia, ribellione, ricerca di una libertà totale e di affermazione di sé che la porterà a entrare nel tristemente affollato “club dei 27”, ai quali è dedicata la collana di graphic novel di cui fa parte questo libro, illustrato con tavole efficaci in bianco e nero realizzate da Paolo Massagli e con i testi lineari e decisi di Francesco Massaccesi, che aiutano a muoversi tra flash back e cambi di location, tenendo dritta la barra del racconto.