Fiorenzo De Vita

Fiorenzo De Vita Oltre la strada - Filosofia di viaggio


Mursia, Collana Tracce, 2023, 238 pagine, 18 euro Saggi | Filosofia | Viaggi

05/11/2023 di Laura Bianchi
 "Fare filosofia è diventare consapevoli dell’esistenza, e questo è qualcosa che non può che cominciare da se stessi, dalla propria esistenza, che certamente non è fatta solo di mente (la quale ne è, anzi, una parte piuttosto marginale). La filosofia è la saggezza di vita che si radica nella nostra vita e che, per questo, ci aiuta a meglio viverla".

Partiamo da queste idee, lanciate da Fiorenzo De Vita nell'introduzione del suo saggio Oltre la strada - Filosofia di viaggio, che la casa editrice Mursia ha voluto inserire nel proprio catalogo, per l'importanza dei temi trattati. Che De Vita sia laureato in Filosofia è poco importante, però: infatti egli sostiene che la filosofia è spesso legata a una "accumulazione quantitativa di nozioni che si risolve in ultima analisi a una sterile celebrazione del già dato, già noto, già digerito; un’idea di sapere che si risolve tutto nella mente e in cui, purtroppo, la stessa idea di filosofia ha smarrito il senso". Invece, per lo scrittore la filosofia si fa, non si dice; anzi, per meglio dire, la filosofia si cammina, attraverso percorsi a volte difficili, che portano l'uomo a scegliere bivii inaspettati, per scoprirsi migliore, più fedele alla terra, come scriveva Nietzsche, che poi è fedeltà alla vita e al vivere con pienezza, con un corpo che si dilata in un "corpo - mondo" (p. 138), in un "equilibrio dinamico" (p. 56), di "profonda comunione con me e il mondo" (p. 199).

De Vita ha scoperto questo, e molto altro, mettendosi proprio fisicamente in cammino, a causa di un periodo complesso dell'esistenza, in cui si era ritrovato solo e senza radici; ha quindi deciso di aprire la porta di casa, lasciare indietro certezze che stavano cadendo, e aprirsi al nuovo, all'inaspettato, allo "spazio di possibilità" (p. 109) che comporta un viaggio, lungo la Via Francigena, abbandonando il senso di colpa, che ha la natura, "terribile e geniale" (p. 94), di renderci vittime e carnefici.

Ma non ci si aspetti un diario turistico, né un vademecum geo-gastronomico; il filosofo ed educatore lo è anche in questo caso, e si mette in gioco, raccontando in prima persona le tappe di un viaggio interiore, costituito da un avvicinarsi lento, ma costante, a una nuova identità, in cui "ogni impossibilità di me diventa possibilità" (p. 146), fino a che il mondo inizia a parlare, attraverso una ruota di bicicletta bucata, che lo costringe ad andare a piedi e a trovare così "la dimensione simbolica della realtà nel viaggio" (p. 180). Il ritorno a casa diviene così un ritorno a se stessi, accogliendo dèmoni e trasformazioni, paure e desideri, fino a capire che "Ovunque tu vada, tu ci sei già"(p. 216), come sostiene John Kabat - Zinn, il fondatore della mindfulness.

Un libro che farà compagnia nei nostri cammini per la vita, non necessariamente geografici, ma profondamente esistenziali, e autenticamente filosofici.

 
 

Fiorenzo De Vita, nato a Monza nel 1977, si trasferisce a 13 anni nel Cilento, terra di origine. Laureatosi in Filosofia, viaggia e risiede in diversi luoghi del Nord Italia dove incontra il mondo educativo, le pratiche filosofiche e le cure orientali. Attualmente risiede in provincia di Como, dove si occupa di crescita personale, educazione e scrittura.