Enrico Brizzi

Enrico Brizzi Enzo. Il sogno di un ragazzo


HarperCollins Italia, 2023, 464 pagine, 20 euro Biografie | Narrativa Italiana

24/06/2023 di Arianna Marsico
Enzo Ferrari prima di diventare Enzo Ferrari. Enrico Brizzi ci racconta la storia del fondatore della scuderia di Maranello fermandosi al momento della partenza per Torino, dopo la tragedia, globale e familiare, legata alla Prima Guerra Mondiale.

Enzo. Il sogno di un ragazzo è il primo volume di una saga a lui dedicata. Tutto inizia a Modena nel 1899, quando il piccolo Enzo vede sfrecciare suo padre Fredo alla guida della prima automobile di Modena, a fianco dell'inseparabile Leonida, settimo conte di Ripafratta.
In quell'occasione l'immagine di un cavallo imbizzarrito si imprime indelebile nell'animo nel bambino:

"Quando si ha avuto la sorte di vedere cose straordinarie coi propri occhi non c'è bisogno di inventare nulla: fu così e in nessun altro modo, signore e signori, che in un gelido pomeriggio del 1899 l'automobile e il cavallo apparvero per la prima volta a Enzo Ferrari ".

Da questa illuminazione sulla via di Damasco nasce la passione per il lavoro nell'officina del padre, nascono tante avventure con il fratello Dino, nasce la voglia di andare oltre.

La cosa bella del libro è che la scrittura di Enrico Brizzi vi farà appassionare alla storia anche se di motori capite poco o nulla. Non è indispensabile essere appassionati di Formula 1. Perché quella narrata in Enzo. Il sogno di un ragazzo è una storia di caparbietà e di voglia di mettersi alla prova. A volte, anche nonostante le persone care. Se con il padre Fredo il lavoro all'officina di famiglia è un modo per ritrovarsi al di là delle parole, con il fratello Dino, innamoratosi del mito Di D'Annunzio e caduto nella trappola di un'idea di guerra necessaria e salvifica, le cose dopo l'adolescenza si faranno complicate. Per non parlare della madre Gisa, figura contraddittoria. Femminista ante-litteram e al contempo madre chioccia, pronta a credere a sensitive e simili, quando la disperazione sarà troppo forte, la donna sarà uno dei motivi per cui Enzo non molla quando si ammalerà al fronte, ma al contempo sarà la molla che lo farà allontanare, per cercare di non tradire il sogno condiviso col padre.

Il libro di Enrico Brizzi è quasi una lezione di storia. Mostra come la Grande Guerra sia stata in grado di cambiare tutti, e non necessariamente in meglio. Mostra come la vanagloria di pochi abbia distrutto la vita di tanti, e non soltanto di chi andò a combattere. Il mito di guerra come igiene del mondo enfatizzato da Filippo Marinetti si rivela una colossale e crudele menzogna, e forse, di quel Manifesto, nel cuore di Enzo si salvò solo quel ricordo della bellissima ragazza che interpretava la velocità in una rappresentazione teatrale. Quell'inseguire la velocità su cui costruì la Ferrari, dopo tanto dolore.


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