Edna O`brien

Edna O`brien Country Girl. Un`autobiografia.


Elliot, 2013 Biografie

13/05/2014 di Eliana Barlocco
Non è un’autobiografia. Anzi definire questo libro, Contry Girl di Edna O’Brien, solamente un’autobiografia è estremamente riduttivo. Si tratta di un vero e proprio romanzo. Uno spaccato di una vita incredibilmente reale, tanto da farla sembrare paradossalmente irreale.

Si tratta di un lungo racconto che, partendo dall’infanzia, si allarga, come una centrifuga, dal nucleo della sua essenza verso il mondo esterno. Scorrono dinanzi ai nostri occhi pagine di vita privata e al contempo comune: gli anni trascorsi in convento, quelli segnati dal fermento letterario, la storia d’Irlanda in tutte la sua tragedia, le difficoltà di essere una donna separata in un periodo storico in cui i diritti di genere erano quasi nulli. Eppure, come dice l’autrice stessa, “…aver conosciuto gli opposti di gioia e dolore, amori incrociati e amori non corrisposti, successo e fallimento, fama e biasimo….eppure, ciononostante, continuare a scrivere e leggere, essere tanto fortunata da riuscire a immergermi in quelle due intensità che fanno da contrafforte a tutta la mia vita”.

E noi siamo altrettanto fortunati da raccogliere avidamente i frutti di questo duro lavoro e “…nello stesso modo in cui le parole, credo, sono sempre con noi e ci scorrono attraverso”, noi scorriamo le pagine una dietro l’altra catturati dagli incontri (Philip Roth, Gore Vidal, Marlon Brando, Paul McCartney, Jackie Onassis), dalle esperienze (di madre soprattutto, di donna, di scrittrice): insomma intrappolati nella sua stessa vita.

Diverse pagine sono dedicate all’Irlanda (toccante il capitolo dedicato al Nord e alla questione irlandese), la scrittura stessa e le storie di cui si è sempre cibata sono parte dell’Irlanda. Essa è la Terra, la Natura, la Madre: “scrivevo storie immaginarie, ambientate nella nostra torbiera o nell’orto, ma non mi bastava, perché volevo entrare dentro quelle storie nello stesso modo in cui tentavo di ritornare nel ventre di mia madre.

 

Diversi sono gli scrittori irlandesi citati e in un altro libro della O’Brien vengono riportati dei versi di W.B. Yeats “Siamo figli d’Irlanda. I grandi odi, il poco spazio, ci hanno marchiati fin dalla nascita. Io porto in me, da quand’ero nel grembo di mia madre, un cuore fanatico”….e quel cuore fanatico si fa largo tra le pagine fitte di ricordi, battendo incalzante con un ritmo libero e ispirato fino all’ultima riga.