Douglas Cooper

Douglas Cooper Amnesia


Fanucci, 2000, £ 16000

di Andrea Balestri
Un vortice che attanaglia la mente fra il buio e la luce, la realtà e l'immaginazione, fra reminiscenza e oblio. Questa è la percezione che deriva dallo scorrere delle parole di Amnesia, un libro che definirei di ricerca: la ricerca dei meccanismi che regolano l'architettura della mente, i quali si incastrano perfettamente con le geometrie architettoniche degli spazi naturali e artificiali che la circondano. Una tipo di scrittura che lascia smarriti ma in modo piacevole, un po' come quando si prova a mangiare un piatto di una cucina straniera e nonostante sapori a cui non siamo abituati in qualche modo avvertiamo che ci piace. E' la storia di un archivista di una biblioteca che di lì a poche ore si sarebbe sposato, ma l'incontro con Izzy Darlow e la sua vita, la storia di una fantomatica e psicotica ragazza di nome Kate, e il nuovo mistico mondo che gli si apre dinnanzi sconvolgeranno i suoi piani. Nuovi scenari vengono proiettati sul libro della sua vita, fotogrammi di orrore, bestialità, morbosa sessualità, che con l'incalzare della storia ricostruiranno una vicenda oscura e surreale che la mente aveva voluto dimenticare. Tutto apparirà chiaro o quasi quando i pezzi del mosaico verranno ricondotti a unità, ma questa chiarezza lascierà comunque lo spazio per un punto interrogativo che rappresenta la mente umana. Amnesia è difficilmente inquadrabile ma sicuramente colpisce per il suo singolare impianto linguistico.