Andrei Kurkov Jimi Hendrix a Leopoli
Keller Editore, 2022, 400 pag, Euro 18;50 Narrativa Straniera | Romanzo
29/04/2023 di Eliana Barlocco
Cosa sarebbe successo se negli anni ’70 Jimi Hendrix avesse tenuto un concerto nell’allora Unione Sovietica? Andrei Kurkov è un autore ucraino di lingua russa, e il suo romanzo Jimi Hendrix a Leopoli, scritto nel 2014, è uscito ormai qualche mese fa per l’editore Keller.
Un manipolo di nostalgici hippies si ritrova ogni anno attorno a una misteriosa tomba in nome di Jimi Hendrix: sono un ex agente del KGB contagiato da “l’amore per il rock e la sensazione di libertà prodotta da quella musica”, tanto da dover compensare quelle sensazioni ritenute nocive con l’ascolto di “musica sovietica...più concreta e meno rischiosa per la salute fisica e mentale”; un giovane che colleziona calcoli raccolti attraverso una singolare modalità; una giovane con una rara malattia genetica; un’esuberante attrice e un ex parrucchiere. Tutti abitanti di una città, la multietnica Leopoli, ammorbata da una strana atmosfera. L’aria è salmastra, gabbiani confusi attaccano passanti inermi e, non da ultimo, uno strano individuo si aggira per la città, portandosi appresso l’ingombro del proprio essere.
A Leopoli, per definizione dello stesso autore “una delle città-mistero più belle e interessanti d’Europa”, si muove questo stuolo di personaggi legati tra loro dal comune senso della ricerca. Ognuno con uno scopo e un’altalenante consapevolezza nel voler portare a termine la propria investigazione di vita. Sospinti tra la voglia di riabilitazione, la speranza di un nuovo amore e la certezza di aver preservato, nonostante gli eventi esterni, un proprio mondo, una propria tranquillità.
La presenza di Hendrix aleggia per tutto il romanzo. Kurkov, ironico come sempre, cita Cechov parafrasandolo: “Se una chitarra è appesa a un parete, prima o poi suonerà”, e, come se fossero essi stessi lunghi assoli letterari-chitarristici che schizzano roboanti da una surriscaldata chitarra rock, gli eroi di questa ‘avventura kurkoviana’ si troveranno a condividere la loro musica e quella di Hendrix, consci che le tristi o allegre storie che ha accompagnato non svaniranno mai.
Andrei Kurkov nasce nel 1963 in un paese dell’area di Leningrado. Nel 1983 si laurea all’Accademia pedagogica di lingue straniere di Kiev, dove vive tuttora. È autore ucraino che scrive in russo. Per un periodo lavora come giornalista, presta il servizio militare a Odessa e poi si occupa di cinema, sceneggiature e libri. È autore di numerosi romanzi e volumi per bambini tradotti in decine di lingue.
Un manipolo di nostalgici hippies si ritrova ogni anno attorno a una misteriosa tomba in nome di Jimi Hendrix: sono un ex agente del KGB contagiato da “l’amore per il rock e la sensazione di libertà prodotta da quella musica”, tanto da dover compensare quelle sensazioni ritenute nocive con l’ascolto di “musica sovietica...più concreta e meno rischiosa per la salute fisica e mentale”; un giovane che colleziona calcoli raccolti attraverso una singolare modalità; una giovane con una rara malattia genetica; un’esuberante attrice e un ex parrucchiere. Tutti abitanti di una città, la multietnica Leopoli, ammorbata da una strana atmosfera. L’aria è salmastra, gabbiani confusi attaccano passanti inermi e, non da ultimo, uno strano individuo si aggira per la città, portandosi appresso l’ingombro del proprio essere.
A Leopoli, per definizione dello stesso autore “una delle città-mistero più belle e interessanti d’Europa”, si muove questo stuolo di personaggi legati tra loro dal comune senso della ricerca. Ognuno con uno scopo e un’altalenante consapevolezza nel voler portare a termine la propria investigazione di vita. Sospinti tra la voglia di riabilitazione, la speranza di un nuovo amore e la certezza di aver preservato, nonostante gli eventi esterni, un proprio mondo, una propria tranquillità.
La presenza di Hendrix aleggia per tutto il romanzo. Kurkov, ironico come sempre, cita Cechov parafrasandolo: “Se una chitarra è appesa a un parete, prima o poi suonerà”, e, come se fossero essi stessi lunghi assoli letterari-chitarristici che schizzano roboanti da una surriscaldata chitarra rock, gli eroi di questa ‘avventura kurkoviana’ si troveranno a condividere la loro musica e quella di Hendrix, consci che le tristi o allegre storie che ha accompagnato non svaniranno mai.
Andrei Kurkov nasce nel 1963 in un paese dell’area di Leningrado. Nel 1983 si laurea all’Accademia pedagogica di lingue straniere di Kiev, dove vive tuttora. È autore ucraino che scrive in russo. Per un periodo lavora come giornalista, presta il servizio militare a Odessa e poi si occupa di cinema, sceneggiature e libri. È autore di numerosi romanzi e volumi per bambini tradotti in decine di lingue.