Sam Taylor - Johnson

Drammatico

Sam Taylor - Johnson Back to Black


2024 » RECENSIONE | Drammatico | Storico
Con Marisa Abela, Ryan O`Doherty, Jack O`Connell (II), Eddie Marsan, Lesley Manville



26/04/2024 di Roberto Codini
“Ci siamo detti addio solo a parole, sono morta centinaia di volte, tu torni da lei e io torno nell’oscurità”.

Queste sono le parole della bellissima canzone Back to Black che dà il titolo al bellissimo film di Sam Taylor-Johnson (Black è anche il nome che a Londra si usa per l’eroina), che racconta la storia mai raccontata di Amy Winehouse, la cantante morta tragicamente a ventisette anni, scegliendo un registro diverso, e che ci svela i lati drammatici e oscuri di Amy, ma anche l’aspetto più umano, senza perdere di vista l’elemento musicale; un biopic intenso e commovente.

Mark Ronson, che ha scritto la canzone che dà il titolo al film insieme ad Amy Winehouse, ha dichiarato in una intervista: "Mi aveva detto che le piaceva andare nei bar e nei club, giocare a biliardo con il suo ragazzo e ascoltare le Shangri-Las" ricorda Ronson. "Mi ha fatto ascoltare alcuni di quei dischi. Le ho detto che io non avevo niente da farle sentire in quel momento, ma se mi avesse lasciato lavorare su qualcosa durante la notte sarebbe potuta tornare il giorno dopo. Così ho creato un semplice riff di piano, che è diventato l'accordo della strofa di Back to Black. Dietro ho messo solo una cassa, un tamburello e tanto riverbero". E poi quelle parole, "We only said goodbye in words/ I died a hundred times". Il produttore dice a Amy che quelle parole non fanno rima, di sistemarle. "Perché dovrei sistemarle? Sono nate così" è la risposta dell’artista.

L’attrice protagonista, Marisa Abela, è davvero sorprendente. Le canzoni che si sentono sono quelle di Amy, ma lei riesce ad interpretarle benissimo e sembra di vedere la Winehouse. Non è in corsa per gli Oscar, ma se lo meriterebbe; altro che la donna-Frankenstein di “Poor things”:  Marisa Winehouse è una delle interpretazioni più belle degli ultimi tempi, che a nostro avviso supera anche quella di Rami Malek nei panni del grande Freddie Mercury.

Il film ci racconta personaggi un po' diversi da quelli reali: il padre Mitch (Eddie Marsan) è sempre vicino alla figlia come un angelo custode, la nonna Cynthia (Lesley Manville) è la sua guida spirituale e umana, e il fidanzato e poi marito Blake (interpretato da Jack O’Connell) che la sposerà per interesse e poi chiederà il divorzio, finendo in carcere nel momento del massimo successo della cantante.

"You love blow and I love puff”: Amy amava l’erba, Blake la cocaina e il loro amore è un amore malato; l’amore per Blake porta Amy nel “black”, appunto, nell’oscurità, come recitano le bellissime parole della canzone, ma la restituiscono poi alla luce, la luce del successo mondiale che la trasforma in una giovanissima star della musica pop, ma che purtroppo non basterà, perchè il cuore di Amy è ferito in modo definitivo e incurabile. Amy è un uccellino in gabbia e il canarino che vediamo nel film ricorda molto il passerotto del bellissimo film del regista di talento canadese Xavier Dolan “È solo la fine del mondo”, che però, a differenza del canarino di Amy, morirà nell’ultima drammatica scena del film, mentre il canarino uscirà dalla sua gabbia.

Back to Black è un film meraviglioso, destinato non solo agli amanti della musica e di Amy Winehouse, ma a tutti quelli che vogliono conoscere una storia bellissima e drammatica, che riesce a raccontare la vita mai raccontata di una grande cantante entrata nel mito, soprattutto attraverso la musica, che è una luce in fondo al tunnel e che illumina l’oscurità con le note e la voce di una ragazza difficile da dimenticare.

Dopo aver visto questo film, sarà bellissimo riascoltare le parole di una delle più belle canzoni che siano mai state scritte, delle quali molti di noi ignoravano il senso, e sarà inevitabile piangere per lei, ma anche credere che quella oscurità non è definitiva. Forse è anche questa la magia della musica.