Marco Tullio Giordana

Marco Tullio Giordana I CENTO PASSI


2001 » RECENSIONE |
Con Luigi Lo Cascio,Tony Sperandeo

di Pelo
I cento passi è un film per non dimenticare o, per chi non ne ha mai sentito parlare, per scoprire una delle tante storie del nostro paese rimaste senza puniti e insabbiata nell'omertà.
Un film di denuncia per riaprire dalla tomba quello che la giustizia via ha racchiuso il più velocemente possibile così come mafia ha voluto. Per quelli che non sanno chi è Peppino Impastato basta chiedere al padre se aveva da giovane mai ascoltato radio aut. Radio aut è una radio di denuncia contro la mafia, nata negli anni settanta niente meno che in Sicilia in un piccolo paese di nome Cinisi. Una denuncia contro gli affari sporchi della mafia. Contro l'abusivismo e la corruzione che in quesgli stessi anni governano la Sicilia. Una radio voluta da Peppino Impastato, figlio di un mafioso. Con un destino da mafioso già scritto per lui. Ma con la mafia Peppino non ci ha mai voluto avere a che fare e anzi ne diverrà il principale accusatore. In un piccolo paese che diviene specchio dell'intera Sicilia, Peppino denuncia pubblicamente i malaffari, i piani di utilizzo dell'amministrazione pubblica a fini personali, e la corruzione dei potenti che governano il piccolo paese, dal sindaco al maresciallo, allo stesso mafioso. La voce di questa denuncia è radio aut. All'interno della quale Peppino con molta intelligenza, crea una sorta di satira contro tutto e tutti con nomi che vengono sostituiti da nomignoli gonfiati e ridicolizzati con grande maestria. E così Cinisi diventa "mafiopoli", il mafioso Gaetano Badalamenti diventa "Tano Seduto", il dott. Cucinella diventa "piccola cucina a gas". E così mentre la gente comune sta attaccata alla radio e si diverte, i diretti interessati ascoltano indignati attenti a non perdere ciò che direttamente li può riguardare.
Peppino Impastato è stato fatto saltare in aria dalla mafia sulle rotaie di una ferrovia dopo essere stato brutalmente mal menato. Il tritolo era stato conficcato sotto il corpo e nella bocca, perchè di quella bocca non rimanesse niente. Poco tempo prima Peppino si era candidato alle elezioni con Democrazia Proletaria, dopo anni di militanza nella sinistra extraparlamentare. Un altra dura sfida per la mafia.
I resti di Peppino vengono ritrovati nella notte tra l'8 e il 9 gennaio 1978. Lo stesso giorno viene ritrovato il cadavere di Aldo Moro, motizia che fa impallidire ogni altro fatto.E fu così che nessuno parlò della morte di Peppino Impastato. La mafia poi farà in modo di chiudere la vicenda il prima possibile. La morte di Peppino viene catalogata prima come incidente sul lavoro poi addirittura come suicidio.
Fino ad oggi il processo è stato riaperto 3 volte, grazie ai familiari e agli amici, ma ancora nessuna condanna è stata emessa anche se da sempre si sa chi è stato il mandante.
Usciamo di casa e facciamo cento passi, se ci troviamo difronte alla casa di una onesta famiglia allora siamo più fortunati di Peppino.
Per chi vuole saperne di più www.peppinoimpastato.com

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