Celine Song

Drammatico

Celine Song Past Lives


2023 » RECENSIONE | Drammatico | Drammatico | Sentimentale
Con Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro



07/03/2023 di Gio Mentasti
 La nostalgica malinconia dell’amore

C’è chi si ricorda il nome e la faccia del proprio primo amore d’infanzia, e chi mente.

Past Lives è un film per chi ogni tanto sente ancora la mancanza di quella persona, e nel ricordarla si domanda cosa succederebbe se la incontrasse ora. Quei sentimenti, interrotti improvvisamente dalle pieghe del tempo, sarebbero ancora presenti?

L’esordio della regista coreano-canadese Celine Song segue Nora Moon e Hae Sung (rispettivamente,  Greta Lee Teo Yoo) nell’arco di 24 anni, in due momenti a distanza di dodici ciascuno. Il tempo nel mezzo, scandito da due didascalie che lo definiscono “trascorso”, non è semplicemente un salto improvviso, ma una vita vissuta: la donna, emigrata in Canada con la propria famiglia durante l’infanzia, ha costruito una carriera come scrittrice e drammaturga a New York, mentre l’uomo è rimasto in Corea. Eppure, come se fossero usciti da una macchina del tempo, i loro sentimenti sono stati preservati per tutti quegli anni e nonostante la distanza.

Se esiste un destino, l’in-yun della tradizione coreana, per cui il presente è determinato da una stratificata serie di incontri nelle vite precedenti, pare che il loro sia stare insieme. Nei loro sguardi, nei sorrisi, nella dolce spontaneità con cui si parlano, c'è un'intesa che non è possibile spiegare solo razionalmente. Ma il tempo scorre, e il destino non è univoco: le loro strade si ricongiungono quando ormai sono troppo distanti e scelte immutabili sono già state prese.

La vita di Nora l’ha portata lontana dal suo paese di origine e fra le braccia di Arthur, uno scrittore americano, mentre Hae Sung, che per anni ha cercato la bambina che consolava a scuola dopo un brutto voto, si trova ora davanti a una donna adulta, sicura di sé, per cui prova un’ammirazione nuova. Nel momento del loro incontro, entrambi realizzano quanto siano mutati, nonostante le medesime origini. Per Nora, è la prova dei fatti che mette in luce quanto sia diventata il perfetto prodotto di una società cosmopolita: il suo coreano è imperfetto, in quanto lo parla solo con i suoi familiari, e rivivere i propri sentimenti per Hae Sung la porta a chiedersi come sia possibile che il destino l’abbia ricondotta al suo primo amore, lei, ormai così lontana dalla sua patria, così occidentale, così americana. La sua è un’identità sfocata, sospesa tra due continenti, come se si fosse sdoppiata per moltiplicarsi in due versioni di sé.

Allo stesso modo, anche il triangolo amoroso, che lo spettatore si aspetta fra la donna e i due uomini della sua vita, ha i confini labili, curvi come quelli di un cerchio: l’amore per Hae Sung prima, e quello per Arthur poi, possono coesistere nella stessa cronologia e nello stesso cuore. Passato e presente sono intrecciati senza entrare in conflitto, in una coesistenza a tratti malinconica, ma vera e inevitabile. La New York che fa da sfondo alle vicende dei due protagonisti, ritratta con luci soffuse e innaturale quiete, riflette la nostalgia del tempo che fu, prima che il mondo iniziasse a ruotare troppo velocemente e la sua forza centrifuga li allontanasse.

Past Lives è una storia di amore e separazione, di "se", ipotesi sognate che si realizzerebbero, in un'altra vita. Forse quella vita arriverà in futuro, ed esiste davvero un destino che trascende la vita stessa e necessita più vite, più intrecci, per compiersi. O forse l’in-yun è, come dice la stessa Nora, soltanto “un concetto che i coreani dicono per sedurre qualcuno”.

Forse, è semplicemente un caso.