The Jesus And Mary Chain Glasgow Eyes
2024 - Fuzz Club Records
#The Jesus And Mary Chain #Rock Internazionale#New Wave #The Jesus And Mary Chain
Quando pensiamo ai The Jesus And Mary Chain vengono ancora in mente feedback, caos sonoro a quarant’anni dalla nascita del gruppo e quasi altrettanti dalla pubblicazione del loro manifesto Psychocandy (1985) e in tal senso il loro ritorno in studio, Glasgow Eyes, non delude, anzi, crea un ponte, una linea di continuità con il glorioso passato da pionieri dello shoegaze – noise a tinte dark.
L’album fin dall’inizio presenta tante sfaccettature rumorose, frenetiche, subito evidenti nella traccia d’apertura Venal Joy. Man mano che il disco, la tracklist scorrono, emergono gli elementi classici dei fratelli Reid che tutti noi amiamo e per questo siamo disposti a flussi di nostalgia, sentimento di cui questo album è intriso. I ragazzi di Glasgow ci presentano un lavoro con tutti i crismi Mary Chain: Glasgow Eyes consolida la loro capacità di sorprendere, innovare e creare musica che risuona sempre fresca, accattivante.
Le dodici tracce anticipate da tre succulenti antipasti, Jamcod, Chemical Animal e Girl 71, riflettono una maturità stagionata e una raffinatezza musicale ancora protagoniste nel loro sound, esplosivo post-punk alternato a garage narcotico e tratti grondanti di inquietanti passaggi industrial e pulsazioni robotiche che portano l’album in direzioni inaspettate, con strane deviazioni.
L’influenza dei Jesus And Mary Chain sull’intero mondo alternative è riconosciuta, i rumori psichedelici e psicotici, le chitarre distorte hanno prima influenzato band e scene, e ora proseguono questo percorso da padrini, da signori dello shoegaze, con tanto da dire ancora.
L’album fin dall’inizio presenta tante sfaccettature rumorose, frenetiche, subito evidenti nella traccia d’apertura Venal Joy. Man mano che il disco, la tracklist scorrono, emergono gli elementi classici dei fratelli Reid che tutti noi amiamo e per questo siamo disposti a flussi di nostalgia, sentimento di cui questo album è intriso. I ragazzi di Glasgow ci presentano un lavoro con tutti i crismi Mary Chain: Glasgow Eyes consolida la loro capacità di sorprendere, innovare e creare musica che risuona sempre fresca, accattivante.
Le dodici tracce anticipate da tre succulenti antipasti, Jamcod, Chemical Animal e Girl 71, riflettono una maturità stagionata e una raffinatezza musicale ancora protagoniste nel loro sound, esplosivo post-punk alternato a garage narcotico e tratti grondanti di inquietanti passaggi industrial e pulsazioni robotiche che portano l’album in direzioni inaspettate, con strane deviazioni.
L’influenza dei Jesus And Mary Chain sull’intero mondo alternative è riconosciuta, i rumori psichedelici e psicotici, le chitarre distorte hanno prima influenzato band e scene, e ora proseguono questo percorso da padrini, da signori dello shoegaze, con tanto da dire ancora.
