Spellbound<small></small>
Americana • Folk

Judy Collins Spellbound

2022 - Cleopatra Records

28/06/2022 di Gianni Zuretti

#Judy Collins#Americana#Folk

La longevità artistica, tra coloro che hanno superato indenni  i perigliosi anno ’60 e ’70, sembra ormai diventata abbastanza frequente, basti pensare, uno su tutti, a quel campione indistruttibile che è Willie Nelson, ma certamente Judy Collins non è da meno e, su questo fronte, si ritaglia un primario ruolo.  Giunta a 83 anni pubblica Spellbound, che è anche il suo 36esimo album in studio, ma soprattutto diventa  un disco particolarmente rilevante nella discografia dell’artista di  in quanto è il primo interamente costituito da canzoni da lei firmate.

E’ straordinario il percorso della nostra “Judy Blue Eyes” che è sulle scene da oltre sessant’anni, sono davvero tanti decenni durante i quali  ha fatto a sportellate con la vita e superato ogni genere di avversità: ha avuto la poliomielite da bambina, la tubercolosi da giovane. Ha tentato il suicidio, si è bevuta l’impossibile, le sue corde vocali danneggiate sono state salvate da un miracoloso intervento chirurgico, è sopravvissuta al peggiore dei traumi, il suicidio del figlio ma, inscalfibile come il granito, è ancora qui per  stupirci con la sua meravigliosa voce, un vero gioiello per flessibilità, dolcezza e nel contempo forza, anzi con il passare degli anni si è vestita di ulteriori  sfumature che non hanno pari.

La Collins nel 2016 decise di scrivere una poesia al giorno per 365 giorni, così fece  e da questo basket sterminato ha poi recuperato alcuni testi per farli diventare canzoni ivi presenti  ma ha anche composto, nel corso degli ultimi due o tre anni, brani ex novo, ispirati dai silenzi forzati dalla pandemia, ispirandosi ai ricordi della sua giovinezza e dei luoghi dove l’ha vissuta.

Spellbound è dedicato alle sue prime influenze Pete Seeger e Woody Guthrie che, a suo dire “sang me alive ” e presenta la stessa  Collins strepitosa al piano (non dimentichiamo che in gioventù nacque come pianista classica), Zev Katz al basso, il polistrumentista Thad DeBrock, il batterista Doug Yowell e Ari Hest alla chitarra e alle armonie vocali.

In termini di contenuti Judy ripercorre periodi, luoghi e situazioni della sua intensa vita del passato ma, come accennavo, anche recenti ad iniziare dalla title track  Spellbound che narra di quando a Honolulu,  in albergo durante la pandemia, vagava con la mente ripensando a un vecchio amore oppure in Grand Canyon e in When I Was A Girl In Colorado rammenta  i tempi in cui visse in Colorado, un lungo periodo dai 9 anni  fino ai 21, lavorando anche come ranchera, cavalcando in mezzo a cowboy e vivendo le loro storie che spesso  si mischiavano a quelle dei nativi e abbandonandosi a quel senso di libertà e completezza, che fu poi propulsore del motore creativo.

Ma Lei il vero colpo di grazia lo assesta già al terzo brano So Alive, il pezzo super del disco, un brano folk di impianto classico, guidato dal suo pianoforte che dialoga con l’organo mentre la sua voce vola  alta fino alle stelle e canta su un testo nostalgico (vedi trad. letterale sotto)  i giorni nostalgici del Greenwich Village in cui le canzoni folk erano la quintessenza della vita, nascevano e vivevano nei parchi e in Mac Dougal Street, canzone strepitosa, come lo sono anche altri episodi a cominciare Prairie Dream, grande ballata evocativa in cui l’artista, grazie a vocalizzi eccelsi, mostra una volta di più quanto la sua voce sia incredibile e tra le più belle ancora oggi in circolazione.

Spellbound è un disco di folk che unisce tradizione e modernità,  corposo, che resterà tra le vette artistiche della Collins a cui ci si può avvicinare senza esitazioni, almeno da parte di chi nella musica cerca anche anima, emozioni  e perfezione.  

Dimenticavo, nel CD c’è una bonus track costituita dalla reinterpretazione di The Blizzard, uno dei successi di Judy scritta per il Natale del  1989 per cantarla  ad Aspen (e ancora ritorna il Colorado).

So Alive  (trad. letterale)

Eravamo giovani insieme una volta in un tempo perduto
I meli stavano sbocciando e la primavera era nella mia mente
Chitarre in MacDougal Street, sandali nella neve
Quando mi sono innamorata di te sono stata l'ultima a saperlo.

 
Giù nel Greenwich Village eravamo sparsi per le notti
Cantando a The Bitter End sotto tutte quelle luci
Fare l'amore in letti singoli, te ne vai sempre all'alba
Sali sull'autobus Greyhound, dove saresti stato  solo.

 
Cantare in MacArthur Park, cantare in Cheyenne
Cantando nel deserto dove è iniziata la verità
Eravamo zingari nel vento, desiderosi solo di volare
Fare musica, fare l'amore con il passare degli anni.

 
Avevi il ritmo nell'anima, io avevo i violini
Tu eri ricco e io povera, tentavo di inserirmi
Torna su Bleeker in primavera e l'ossessione di Jackson Square
Nel Fat Black Pussy Cat, prendimi se ne hai il coraggio!
 

Eravamo così vivi

 
Poi il mondo stava impazzendo, il cielo era coperto
Ho trovato la mia pace nel whisky e nei poeti del passato
Mi stavi passando accanto nella notte oscura della tua anima
Cantavo canzoni popolari e sognavo il rock and roll.

 
Il diavolo è nei dettagli, hai detto, sognando la tua morte
Stavo correndo più veloce, ero quasi senza fiato.
Molto prima che perdessimo i nostri sogni e tutte le nostre canzoni fossero cantate
Hai lasciato il mondo troppo presto, il tuo spirito è morto troppo giovane.
 

Eravamo così vivi

 
Ero diretta verso la luna, desiderosa di essere libera
Alla ricerca delle risposte nell'alcol e nel tendone
Ciò che resta del Greenwich Village vive tra le tue canzoni
Quelli che pensavamo fossero sempre giusti e non sarebbero mai stati sbagliati.
 

Ora a volte l'unica cosa che mi dà speranza sei tu
Tu che hai visto attraverso il velo caduto dal nulla
Mi mancherai sempre, ascolterò sempre le tue canzoni
Ora il passato sta svanendo, un altro sogno e non c'è pi.

 
Eravamo così vivi

 
Eravamo giovani insieme una volta in un tempo perduto
I meli stavano sbocciando e la primavera era nella mia mente
Chitarre in MacDougal Street, sandali nella neve
Sono ancora innamorata di te, sono stata l'ultima a saperlo.

Track List

  • Spellbound
  • Grand Canyon
  • So Alive
  • Hell on Wheels
  • Shipwrecked Mariner
  • When I Was a Girl in Colorado
  • Thomas Merton
  • Wild with Mist
  • Gilded Rooms
  • Prairie Dream
  • City of Awakening
  • Arizona
  • Bonus: The Blizzard