Winter Circle<small></small>
Emergenti • Alternative

Beta Libre Winter Circle

2024 - Corbellicce Records

17/04/2024 di Luca Di Pinto

#Beta Libre#Emergenti#Alternative #ethereal pop #electro-pop

Dopo la pubblicazione in sequenza di otto singoli nel corso del 2023, Benedetta Gaggioli in arte Beta Libre completa la sua opera alla fine di quello stesso anno con altre sei composizioni che vanno a sigillare questo suo Winter Circle, prova d’esordio di impostazione lirica all’insegna del minimalismo (con concessioni electro dall’impressionante forza evocativa).

Pubblicato su Corbellicce Records, e coprodotto dal tandem Benedetta Gaggioli / Riccardo Landi (con missaggio e mastering di Andrea Benassai), l’album celebra per mezzo del suo titolo il Winterreise di Schubert, ciclo di ventiquattro Lieder del compositore austriaco.

Inclinazione artistica e professionale (l’autrice è diplomata in Canto Lirico e in Musica Antica e Barocca, nonchè vincitrice nel 2021 del XV Concorso Internazionale di Musica Antica Premio Fatima Terzo) convergono verso un approccio che esalta armonizzazioni vocali dall’alto tasso liturgico e improntate a una solennità estremamente calibrata, come ampiamente certificato in composizioni quali Childhood, Darkness, Winter, Lost e Solitude (perfettamente in linea con certi canoni adottati dal riuscitissimo connubio di minimalismi tra Lafawndah e Midori Takada).

Beta Libre resta salda in quel suo alveo naturale anche quando le risonanze di fonazione da quasi contralto sgorgano fra le progressioni accennate di beat (Insecure, Enjoy, Hope) o di rimpallo a invettive electro più esplicite e scaraventate a rotta di collo con grande maestria (Matriarchy).

In Winter Circle fa capolino spesso un’ambientazione decisamente a spasso in territori dark-gothic, da rintracciarsi in particolare quando Benedetta Gaggioli rimanda ad assonanze timbriche in orbita Cristina Scabbia e A. A. Williams (succede in Nightmare, ma soprattutto in Decadence, primo estratto dell’album ispirato al movie Tokyo Decadence, algido esemplare di estrazione melodicamente cupa ed inquieta).

Nei gorgoglii del pezzo finale, a un certo punto attratti nel vischio di un noise disturbante, c’è tutta la cifra di un disco riuscito: tenebre fitte in picchiata a deragliare in spirali assai plumbee ed eteree.

Track List

  • Childhood
  • Insecure
  • Darkness
  • Enjoy
  • Winter
  • Nightmare
  • Hope
  • Matriarchy
  • Water
  • Decadence
  • Lost
  • Solitude
  • Turn
  • Afterlife