A Grande come una Città Guido Liguori per parlare di Egemonia e subalternità in Gramsci oggi

A Grande come una Città Guido Liguori per parlare di Egemonia e subalternità in Gramsci oggi


10/04/2019 - News di Premio Poggio Bustone 2016

Venerdì 12 aprile al Circolo Culturale Montesacro (corso Sempione, 27 I PIANO - dalle ore 18:00 alle 20:30) ottava lezione della Scuola di politica Popolare “Il Terzo Incomodo” di Grande come una Città: Guido Liguori parlerà di Egemonia e subalternità in Gramsci oggi.

Antonio Gramsci è, secondo una ricerca dell’Unesco, il saggista italiana più conosciuto nel mondo dai tempi di Machiavelli. “Conosciuto” anche secondo criteri strettamente quantitativi: è l’autore italiano più tradotto e più pubblicato in decine e decine di lingue usate nei cinque continenti, e al quale sono stati dedicati il maggior numero di saggi, libri, articoli scientifici e non, tesi di dottorato. La fortuna di quest’autore è aumentata considerevolmente dagli anni Novanta, dopo la fine del “comunismo reale” e anche del partito – il Partito comunista italiano – che Gramsci aveva contribuito a fondare. Dopo l’italiano, la lingua nella quale si raggiunge il maggior numero di titoli presenti nella Bibliografia Gramsciana è l’inglese. Seguono le aree linguistiche ispanoamericane e brasiliano-portoghesi. A partire da questa diffusione è possibile ripercorrere e decifrare i motivi del successo di questo autore. Egemonia e subalternità sono tra le categorie oggi più usate tra quelle messe a punto da Gramsci, e su esse converrà insistere, per chiarire i motivi della loro fortuna. Esse si sono dimostrate particolarmente consone per la comprensione delle società contemporanee e dei rapporti sociali.  La categoria di egemonia, tradizionalmente considerata il maggior apporto gramsciano alla teoria del potere nelle società contemporanee, è stata negli ultimi lustri affiancata dalla grande diffusione della categoria di subalternità (con i suoi derivati), la cui importanza era stata già evidenziata dal dibattito antropologico del dopoguerra ma che più recentemente è stata usata negli studi culturali, negli studi post-coloniali e, appunto, negli studi subalterni, dimostrandosi più capace di leggere le relazioni di potere di natura non solamente o prettamente economica. Essa ha dunque rinnovato profondamente la tradizione marxista, ma è stata anche accolta e usata in differenti contesti teorico-politici e culturali contemporanei.

Guido Liguori insegna Storia del pensiero politico presso l’Università della Calabria, è presidente della International Gramsci Society Italia (IGS Italia) e vice-presidente della IGS mondiale, network di studiosi e appassionati gramsciani dei cinque continenti fondato negli Stati Uniti. I suoi interessi di studioso riguardano la storia del marxismo, il pensiero socialista, il pensiero politico italiano del Novecento e in particolare il pensiero di Gramsci e la sua diffusione nel mondo. Ha ideato e organizzato numerosi eventi culturali, soprattutto gramsciani, in Italia ed è stato invitato a partecipare a convegni e incontri di studio in molti paesi europei e del Nord e Sud America. È autore tra l’altro dei seguenti volumi:  Sentieri gramsciani (Carocci 2006, tradotto in Brasile e in lingua inglese); La morte del Pci (Manifestolibri 2009, tradotto in Francia); Gramsci conteso. Interpretazioni, dibattiti e polemiche 1922-2012 (Editori Riuniti 1996, seconda edizione ampliata 2012, tradotto in lingua inglese); Berlinguer rivoluzionario. Il pensiero politico di un comunista  democratico (Carocci 2014). Ha introdotto e curato le antologie gramsciane Masse e partito 1910-1926 (Editori Riuniti 2016) e Come alla volontà piace. Scritti sulla Rivoluzione russa (Castelvecchi 2017), e l’antologia di scritti di Rosa Luxemburg Socialismo, democrazia, rivoluzione 1898-1918 (Editori Riuniti 2018). Ha curato i volumi di saggi di più autori Le parole di Gramsci (Carocci 2004, con Fabio Frosini) e Gramsci e il populismo (Unicopli 2019). Ha curato inoltre con Pasquale Voza il Dizionario gramsciano 1926-1937 (Carocci 2009), contenente oltre 650 voci scritte da 60 specialisti di diversi paesi. Tra le sue passioni, il calcio e il cinema. In merito ha pubblicato, con Antonio Smargiasse, i volumi Ciak si gioca! Calcio e tifo nel cinema italiano (Baldini&Castoldi 2000) e Calcio e neocalcio. Geopolitica e prospettive del football in Italia (Manifestolibri 2003). Ha collaborato e collabora a diverse riviste e quotidiani, tra cui il manifesto.