Wasabi Verde
2023 - Artist First
La musica come rimedio per stare bene soprattutto quando tutto va a rotoli e non si crede più in niente. Sembra questo il mantra delle Wasabi, trio femminile romano composto da Chiara Sella, voce e synth, Alessandra Garofalo, basso, Simona Mellone, batteria, con le 5 canzoni che compongono Verde, il loro ep d’esordio.
Canzoni punk rock a ritmo serrato volte a mandar via la tossicità dalle nostre vite, trasformandolo in nuove stelle. Come raccontano loro stesse nel comunicato che accompagna l'ep: "Verde nasce dalla voglia di far vibrare le persone, generando oscillazioni positive e negative. Entrambi i poli, infatti, sono importanti nella nostra musica. Abbiamo optato per un sound orecchiabile e ballabile (il polo positivo) ma associato a testi cupi, che mettono in luce le parti più scure e quasi disperate della personalità (il polo negativo)".
Non a caso il trio si chiama Wasabi, ossia qualcosa difficile da mandare giù, ma al tempo stesso purificante. L’esorcizzazione dei propri demoni interiori attraverso la musica appunto.
A contrapporre il ritmo serrato intervengono i testi che raccontano mondi scuri, in cui non si ha più la speranza che tutto possa andare bene (Forze contrapposte), o come racconta Cenere “vedo solo tutto nero”. Si parla anche di un tema delicato come la bulimia in Mia, caratterizzata da immagini molto forti alleggerite da una melodia rock, come appunto nell’intenzione delle Wasabi. L’ep si chiude con la ballad ID, in cui si parla di un nuovo io che prende forma, una rivolta verso gli altri in cui più nessuno ti riconosce e viene fuori un nuovo essere.
Nonostante la cupezza delle tematiche, Verde si contraddistingue per essere un ep che dà molta carica positiva grazie alle ritmiche pop rock volte a far ballare il pubblico e ad anestetizzare la mente. Per chi ha voglia di un po’ di carica vitale.
Canzoni punk rock a ritmo serrato volte a mandar via la tossicità dalle nostre vite, trasformandolo in nuove stelle. Come raccontano loro stesse nel comunicato che accompagna l'ep: "Verde nasce dalla voglia di far vibrare le persone, generando oscillazioni positive e negative. Entrambi i poli, infatti, sono importanti nella nostra musica. Abbiamo optato per un sound orecchiabile e ballabile (il polo positivo) ma associato a testi cupi, che mettono in luce le parti più scure e quasi disperate della personalità (il polo negativo)".
Non a caso il trio si chiama Wasabi, ossia qualcosa difficile da mandare giù, ma al tempo stesso purificante. L’esorcizzazione dei propri demoni interiori attraverso la musica appunto.
A contrapporre il ritmo serrato intervengono i testi che raccontano mondi scuri, in cui non si ha più la speranza che tutto possa andare bene (Forze contrapposte), o come racconta Cenere “vedo solo tutto nero”. Si parla anche di un tema delicato come la bulimia in Mia, caratterizzata da immagini molto forti alleggerite da una melodia rock, come appunto nell’intenzione delle Wasabi. L’ep si chiude con la ballad ID, in cui si parla di un nuovo io che prende forma, una rivolta verso gli altri in cui più nessuno ti riconosce e viene fuori un nuovo essere.
Nonostante la cupezza delle tematiche, Verde si contraddistingue per essere un ep che dà molta carica positiva grazie alle ritmiche pop rock volte a far ballare il pubblico e ad anestetizzare la mente. Per chi ha voglia di un po’ di carica vitale.
