Mila Nove
2013 - Anfiteatro Lab/Creativa
Mila, bella voce e poesia
Quella di Mila è una vita tutta vissuta in mezzo all’arte: laureata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera e diplomata in canto jazz presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano, svolge abitualmente attività didattica a contatto con ragazzi di ogni età. Nel 2006 si avvicina al mondo della discografia incidendo con gli Unicamista e apre con il gruppo per concerti di Sud Sound System o Tonino Carotone, ma negli anni collabora anche con altri gruppi come i Redsolution.
Il 2013 è l’anno del grande passo solistico per Mila, che con Nove entra con garbo e determinazione nella forma canzone, proponendo un ep di quattro tracce, tutte sorrette da una vocalità efficace e dalla sicura linea melodica, ma anche da tocchi di sperimentazione, soprattutto nella dirompente e stralunata Nove che apre il percorso. Jazz, pop, ma anche tocchi punk sono gli ingredienti dei brani, mescolati con reminiscenze rétro (come in Bambina non correre): una contaminazione che convince, e che conduce l’ascoltatore in un mondo sospeso fra poesia e ironia. Piccoli quadri dipinti con la voce.
Quella di Mila è una vita tutta vissuta in mezzo all’arte: laureata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera e diplomata in canto jazz presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano, svolge abitualmente attività didattica a contatto con ragazzi di ogni età. Nel 2006 si avvicina al mondo della discografia incidendo con gli Unicamista e apre con il gruppo per concerti di Sud Sound System o Tonino Carotone, ma negli anni collabora anche con altri gruppi come i Redsolution.
Il 2013 è l’anno del grande passo solistico per Mila, che con Nove entra con garbo e determinazione nella forma canzone, proponendo un ep di quattro tracce, tutte sorrette da una vocalità efficace e dalla sicura linea melodica, ma anche da tocchi di sperimentazione, soprattutto nella dirompente e stralunata Nove che apre il percorso. Jazz, pop, ma anche tocchi punk sono gli ingredienti dei brani, mescolati con reminiscenze rétro (come in Bambina non correre): una contaminazione che convince, e che conduce l’ascoltatore in un mondo sospeso fra poesia e ironia. Piccoli quadri dipinti con la voce.
