
L`albero Solo al sole
2020 - Santeria Records / Audioglobe
L'Albero attualizza, reinventa, mescolando generi e riferimenti, e, probabilmente l'intro alla prima traccia vale l'intero progetto che è sempre accompagnato da una voce soffusa che amplifica l'intimità dei pensieri de L'Albero. “Le canzoni servono per viaggiare, non per piantare radici. C'è stato un momento in cui la musica italiana era un razzo, una navicella lanciata in alto” dichiara il cantautore perchè “tra restare dove si è e farsi un giro nello spazio, sarebbe sempre preferibile la seconda opzione; ed è così che L’Albero ci lancia nella fulgida costellazione della musica italiana fino ad atterrare sul suo personalissimo pianeta”. Solo al sole diventa un omaggio alla musica italiana, quella della formazione e della memoria, quella che, ancora oggi, ci fa cantare, stringendoci d'emozione e ci regala un senso di appartenenza che nessuno può toccarci, nonostante le polemiche sull'orizzonte commerciale che, spesso, ben poco hanno a che vedere col sentimento che smuove le composizioni: qui c'è la confidenza interiore che viene condivisa, un bisogno di collegarsi e sfiorarsi l'emotività. Anche nel video di Solo al sole non si impone la figura dell'uomo, ma il volgere le spalle sembra un voler esporre la totale fiducia verso l'ascoltatore, ponendo l'attenzione verso il cielo, l'immenso ed i suoni, oltre che al già citato passato. Forse la scelta di inserire undici tracce potrebbe essere discutibile, ma dopotutto potrebbero essere la strada verso un nuovo genere di ritorno.