Yu Xiuhua Esserci Ancora
Edizioni Paginauno, 2023, traduzione di Giuseppe Avino, 178 pp., euro 20 Narrativa Straniera | Romanzo
06/11/2023 di Eliana Barlocco
Yu Xiuhua è una poetessa cinese della provincia dello Hubei. Nata con una paralisi cerebrale, che le crea difficoltà nel linguaggio e nel movimento, diviene nota in Cina grazie a una sua poesia pubblicata online nel 2014. Nell’anno successivo esordisce con una vera raccolta, che vende quindicimila copie in un solo giorno. Ora arriva in Italia, per l’edizioni paginauno, il suo primo libro di narrativa , nella traduzione di Giuseppe Avino.
Il libro si compone di due lunghi racconti, uno ambientato in campagna e uno in città, con al centro due figure femminili. Entrambe le giovani donne sono circondate da uomini incapaci di un amore sano, che riversano la loro inadeguatezza sulle loro compagne. Entrambe hanno padri che, seppur perentori nel voler tracciare la vita delle figlie, si spendono per trovare loro una via verso la felicità. Entrambe hanno un corpo che è la loro prigione, un corpo che si fa pesante nella sua ingombrante presenza, e che, privo di leggerezza, diviene il fardello che ognuna abita con rassegnazione. Motivo di lotta quotidiana, è esposto al giudizio severo e doloroso della società.
Nei due scritti vi è molto della vita di Yu Xiuhua; lo si evince leggendo le note autobiografiche. Dolore, sofferenza, lotta, ma anche voglia di sopravvivere emergono con forza dalle pagine scritte, con un utilizzo del linguaggio ricco di metafore, in cui la poesia delle parole riflette il turbinio di sentimenti che avvolge le protagoniste.
Una frase colpisce in particolare; semplice all’apparenza, ma che cela una grande verità: “Gli alberi di canfora perdono le foglie solo in primavera e il numero di quelle che spuntano nuove corrispondono sempre a quello delle secche cadute.” Sintesi del movimento della natura e della vita stessa in un equilibrio perfetto. Cadere e Rialzarsi. Calibrare se stessi nel mondo, lasciare dei pezzi per ritrovarne nuovi. Un po’, forse, è quello che tenta di fare Yu Xiuhua con la scrittura, riaffermare la propria Esistenza...Ancora.
Yu Xiuhua è una poetessa cinese. Vive nel piccolo villaggio di Hengdian, Shipai, Zhongxiang, Hubei, Cina, ed è affetta da paralisi cerebrale, che le provoca difficoltà di parola e di mobilità. Nonostante ciò, scrive ancora poesie. Yu Xiuhua è stata scelta come vicepresidente dell’associazione degli scrittori della città di Zhongxiang, nella provincia dello Hubei.
Il libro si compone di due lunghi racconti, uno ambientato in campagna e uno in città, con al centro due figure femminili. Entrambe le giovani donne sono circondate da uomini incapaci di un amore sano, che riversano la loro inadeguatezza sulle loro compagne. Entrambe hanno padri che, seppur perentori nel voler tracciare la vita delle figlie, si spendono per trovare loro una via verso la felicità. Entrambe hanno un corpo che è la loro prigione, un corpo che si fa pesante nella sua ingombrante presenza, e che, privo di leggerezza, diviene il fardello che ognuna abita con rassegnazione. Motivo di lotta quotidiana, è esposto al giudizio severo e doloroso della società.
Nei due scritti vi è molto della vita di Yu Xiuhua; lo si evince leggendo le note autobiografiche. Dolore, sofferenza, lotta, ma anche voglia di sopravvivere emergono con forza dalle pagine scritte, con un utilizzo del linguaggio ricco di metafore, in cui la poesia delle parole riflette il turbinio di sentimenti che avvolge le protagoniste.
Una frase colpisce in particolare; semplice all’apparenza, ma che cela una grande verità: “Gli alberi di canfora perdono le foglie solo in primavera e il numero di quelle che spuntano nuove corrispondono sempre a quello delle secche cadute.” Sintesi del movimento della natura e della vita stessa in un equilibrio perfetto. Cadere e Rialzarsi. Calibrare se stessi nel mondo, lasciare dei pezzi per ritrovarne nuovi. Un po’, forse, è quello che tenta di fare Yu Xiuhua con la scrittura, riaffermare la propria Esistenza...Ancora.
Yu Xiuhua è una poetessa cinese. Vive nel piccolo villaggio di Hengdian, Shipai, Zhongxiang, Hubei, Cina, ed è affetta da paralisi cerebrale, che le provoca difficoltà di parola e di mobilità. Nonostante ciò, scrive ancora poesie. Yu Xiuhua è stata scelta come vicepresidente dell’associazione degli scrittori della città di Zhongxiang, nella provincia dello Hubei.