Tullio Pericoli Ritratti di ritratti
Adelphi, 2023, pp. 920, 813 tavole a colori, 45 euro Società | Attualità | Grafica Arte
01/06/2023 di Franco Bergoglio
dell’esistenza dei quotidiani...Se qualcuno dovesse chiedersi cos’è la terza
pagina, diciamo rapidamente che si tratta di quella sezione dei giornali dove si
parla di cultura. Su Wikipedia trovate una bella voce che vi spiega la sua genesi.
Sempre sull’enciclopedia web leggiamo: “per molti anni la terza pagina fu una
componente irrinunciabile per ogni quotidiano d'opinione: il ‘salotto buono’, dove
ciascun giornale esibiva i ‘pezzi pregiati’, cioè le firme più illustri”.
Le firme, e non solo: a volte, i prestigiosi articoli di cultura erano (e sono ancora) accompagnati da fotografie o illustrazioni, spesso opera di artisti importanti quanto gli autori dei pezzi. La cultura non è (non dovrebbe essere) un bene da salotto buono (ma poi: esiste il salotto “cattivo”?), e neanche dovrebbero essere considerate come tali le immagini, di vera festa per gli occhi, che da sempre la carta stampata periodica ha utilizzato a fianco della parola scritta.
E una festa sono stati i ritratti di Tullio Pericoli per Repubblica, con la quale collabora da decenni, e non solo. I suoi lavori si sono visti su New Yorker, New York Review of Books, The Guardian, El Pais. Certe immagini, pensiamo al celebre ritratto di Eco con la matita a mo' di sigaretta, sono così celebri da diventare parte dell’immaginario legato all’autore.
Di più. Pericoli ha ritratto i maggiori scrittori e intellettuali del secolo e viene da
rovesciare il discorso: se si è ritratti da lui, se il proprio viso gode di quel
trattamento così riconoscibile nel segno, allora appartiene al Gotha della cultura
novecentesca. Per decreto grafico di Pericoli.
Qual è la genesi dei ritratti? Come si arriva a quell’unico disegno che coglie l’individualità e la trasforma in linea?
Domande alle quali Pericoli risponde in questo ricco volume edito da Adelphi, Ritratti di ritratti, aprendo il cassetto della scrivania, come scrive, e lasciando uscire i bozzetti preparatori o gli sketch alternativi. Ne viene fuori una galleria di personaggi, mostrati in pose e umori diversi. Ogni lettore può sbizzarrirsi a scegliere i suoi preferiti, sicuro di divertirsi e di cogliere anche quei dettagli che rivelano qualcosa del personaggio. La mia serie preferita? I tanti bozzetti di Woody Allen, con i suoi occhiali dalla caratteristica montatura nera e i suoi capelli, che svolazzano sempre più ribelli di ritratto in ritratto.