Tiziano Terzani

Tiziano Terzani Un altro giro di giostra


Longanesi

di Federico Guerrini
“Un altro giro di giostra”, l’ultimo libro di Tiziano Terzani, lo scrittore giornalista toscano che è diventato famoso in Italia e nel mondo prima per il suo libro “Un indovino mi disse”, poi per le sue appassionate “Lettere contro la guerra”, dopo la tragedia delle Torri Gemelle e l’invasione dell’Afghanistan, è una testimonianza della sua ricerca di un rimedio per il cancro, diagnosticatogli quattro anni prima. Un percorso che si svolge fra l’India e l’America, con puntate a Ceylon, Hong Kong e nelle Filippine, spaziando dai rimedi della più avanzata medicina occidentale (chemioterapia, radioterapia e company) a quelli della tradizione ayurvedica indiana, ai guaritori-maghi di Manila, all’antica farmacopea cinese. Strada facendo, Terzani incontra studiosi e ciarlatani, sperimentatori e imbonitori, e, soprattutto, il suo corpo malato diventa una metafora dell’esistenza in qualche modo “squilibrata” che conduciamo. Come esiste una pazzia microcosmica, per cui le cellule perdono il proprio equilibrio, così esiste una pazzia macrocosmica, che si manifesta nella sfrenata corsa al materialismo, per lo più in Occidente, ma che si sta allargando e che sta contagiando anche le antiche e finora inviolate casseforti di spiritualità dell’Oriente, come l’India. E’ bene dire subito che Terzani non troverà una cura, né in Oriente, né ad Occidente, anche se le cure prestate nell’amata-odiata America presso il Memorial Sloan Kettering Center, una struttura all’avanguardia, si riveleranno tutto sommato le più efficaci. Ma se le terapie occidentali sono in grado di colpire il male, di “bombardarlo”, la società e la cultura circostanti, in particolare quella statunitense, tendono a ingigantire gli effetti collaterali della malattia: uomini e donne sposati, a cui è stato diagnosticato il cancro, si vedono immediatamente presentare dal partner i documenti per il divorzio e portare via i figli; le assicurazioni pagate a peso d’oro che cercano tutte le scuse per non ottemperare ai propri doveri. La solitudine l’isolamento sono i compagni quasi ineludibili di chi, nella ricca e grassa America si “guasta”, esce dal giro e viene presto accantonato, come un ingranaggio ormai non più utile. Che fare, allora ? Si può, almeno, questa è la risposta di Terzani, cercare di curare la malattia o almeno vivere al meglio il tempo che resta, tornando a un modo di vita più semplice, di nuovo a contatto con l’eterno fluire della Natura a riscoprire il senso sacro dell’esistenza. Un altro viaggio, dunque, questa volta dentro se stessi, che Tiziano Terzani affronterà partendo dalla quiete di una baita sull’Himalaya, con l’aiuto di un Vecchio che gli offrirà le prime dritte della ricerca spirituale e con il sostegno insostituibile della moglie Angela e dei figli, che comprendono e accettano il suo atteggiamento. Per via del suo caratteristico aspetto, che deriva dalla sua ormai trentennale permanenza in India: pijama bianco, bianchi capelli, barba bianca e per via del suo parlare di pace e amore in un epoca in cui vengono invece esaltati dai potenti di ogni paese come valori positivi l’appiattimento del pensiero e l’esibizione muscolare fine a se stessa, Terzani è stato spesso scambiato per un guru da alcuni, per un pazzo da altri. Invece, e quest’ultimo libro ne è la conferma, egli è soprattutto un uomo che non rinuncia a porsi le domande fondamentali dell’esistenza, che non rinuncia a credere che vivere non è solo mangiare e bere, andare di corpo e fornicare, che cerca innanzitutto di capire prima di giudicare e per questo fa paura a chi fa del buio dell’ignoranza la sua migliore assicurazione per perpetuare la sua misera esistenza di sopraffazione ed egoismo. Una curiosità: per quanto successo Terzani abbia avuto in Europa e in molti paesi del resto del mondo, gli editori inglesi e americani, hanno pensato bene di non pubblicare il suo libro precedente, forse giudicato troppo “scomodo”. L’unica edizione in lingua inglese è stata stampata a Nuova Delhi da un editore indiano. Per aggirare questa forma di “censura”, Terzani ha reso disponibile la versione inglese del suo libro su Internet, gratuitamente scaricabile dal sito del suo fan-club.