Stephen & Owen King Sleeping Beauties
Sperling & Kupfer, 2018 Narrativa Straniera | Noir
26/01/2018 di Corrado Ori Tanzi
Una storia pensata e realizzata in coppia, nuova frequentazione del genere fantastico con tanto di volpi e ratti parlanti e qualcosa come oltre settanta personaggi. Ma talmente credibile da assumere nel mondo del reale l’aria necessaria per concedere al lettore di portarne a termine la lettura.
Siamo a Dooling, West Virginia. Sarebbe uno dei tanti lembi di terra anonimi se non fosse per l’esistenza di una cosa che si chiama mappa degli Stati Uniti. Un centro piuttosto fortunato, visto che il lavoro non manca e gli Appalachi di fronte offrono una vista mozzafiato. La sua particolarità sta in un carcere femminile e la sua popolazione di puttane, ladre, assassine, spacciatrici o di protagoniste che riassumono su di sé ciascun titolo di reato che il codice penale prevede.
Proprio qui, una notte buia e tempestosa è squarciata dall’annuncio del prossimo arrivo della Regina Nera da parte di una detenuta. Lila, lo sceriffo della cittadina, lo considera un presagio, per il marito, il dottor Norcross, psichiatra della prigione, niente che non si possa curare con una pillolina sedativa. La realtà dice che è più vicina alla verità la moglie, perché la mattina presto al 911 arriva la chiamata di una ragazza terrorizzata che racconta di una donna che, dotata di una forza sovrumana, ha appena fatto fuori due suoi amici. Evie Black si chiama quest’essere femminile. Parla con gli animali, si circonda di falene svolazzanti e, salvo il profilo, ha poco dell’essere umano. Il suo mondo sembra quello dentro cui iniziano a finire, una dopo l’altra, le donne che si addormentano. Un bozzolo appiccicoso le avvolge, le sottrae al mondo degli maschi e ne compone una corazza di sinistra ibernazione. Se vengono liberate muoiono, dopo aver sperimentato una loro furia iconoclasta e assassina.
Una storia che incomincia con una carezza e chiude con interminabili colpi di frusta. Pathos tenuto sapientemente alto per pagine e pagine. Rapimento immediato del lettore e sua liberazione per le strade di Dooling ad annusare l’atmosfera dei luoghi e a camminare a occhi, orecchie e sensi aperti per le strade del luogo. Dei due autori, il padre è diventato il padre (anche) per la sua capacità di sistemare vari strati di lettura sotto la superficie di un racconto. Il figlio non lo ha ostacolato. Una voce, poetica e terrificante, perché ogni donna si senta raggiunta. E, una volta toccata, si chieda: «Che ne sarebbe del mondo se io e le mie sorelle ci addormentassimo nei secoli dei secoli?».
Stephen & Owen King, Sleeping Beauties, Sperling & Kupfer, 652 pagg., 21,90 euro
Corrado Ori Tanzi – https://8thofmay.wordpress.com